Il Partito Democratico del Trentino sta da mesi lavorando al proprio interno sui temi dell’istruzione e dell’educazione. I nodi all’ordine del giorno sono due: il concorso provinciale per gli insegnanti e il disegno di legge provinciale di armonizzazione del sistema scolastico rispetto alle direttive della “Buona Scuola”.
Trento, 5 marzo 2016
Due sfide importanti che caratterizzeranno il dibattito politico provinciale dei prossimi mesi. Il Partito Democratico ha voluto farsi trovare preparato: da ottobre 2015 è partito un percorso approfondito e articolato, che ha coinvolto direttamente più di 50 donne e uomini appartenenti alla “società civile”, trovando ampia collaborazione nel Partito tutto e nei Consiglieri provinciali del PDt. L’obiettivo è elaborare una proposta politica organica ed innovativa sulla revisione del sistema scolastico trentino. Si tratta del percorso “Una nuova Scuola per il Trentino”, un’iniziativa dal basso trasparente e partecipata. Questo processo infatti lo stiamo portando avanti assieme a chi la Scuola la vive tutti i giorni da studente, insegnante o dirigente, poiché crediamo che nessuno meglio di loro conosca i bisogni della Scuola; bisogni a cui poi la politica, con il loro aiuto, deve trovare soluzioni assumendosene la responsabilità. Tutto ciò a partire dagli spunti innovativi della riforma dell’istruzione del Governo Renzi, che vanno coniugati -con spirito critico- rispetto alle necessità e alle caratteristiche della Scuola trentina, la quale per molti punti di vista è già una “buona scuola”.
Siamo perciò soddisfatti di notare come i punti focali della proposta elaborata dal Partito Democratico del Trentino siano oggi al centro del dibattito e delle decisioni assunte dalla Giunta. La previsione di circa 500 posti dell’organico di potenziamento è una novità che abbiamo registrato con estrema soddisfazione e che rappresenta l'esito di un lavoro di mediazione al quale ha contribuito concretamente anche il PDt. Nonostante il Trentino possa godere di un numero di studenti per docente più positivo rispetto al resto d’Italia (8,8 vs 9,7), la previsione di circa 500 docenti in più significa meno precarizzazione per gli insegnanti e più qualità per la Scuola, che grazie alle maggiori risorse umane potrà giungere a quella didattica individualizzata, attenta ai bisogni di ogni studente, che è obiettivo primario della nuova scuola inclusiva.
Un secondo punto importante per il Partito Democratico del Trentino è il mantenimento della previsione del concorso. Su questo tema tre sono i nostri obiettivi: meritocrazia, qualità della didattica, diritti dei lavoratori. Come avviene nel resto d'Italia, il concorso va fatto, innanzitutto per una motivazione di tipo giuridico: la via del concorso è quella meno esposta al rischio di ricorsi, e che quindi tutelerà maggiormente gli stessi neoassunti. Inoltre, è necessario per salvaguardare i reali bisogni della Scuola trentina, che necessita di nuovi docenti giovani e competenti. Da quelle che potrebbero sembrare delle semplici decisioni tecniche dipendono infatti le vite di centinaia di docenti, ma soprattutto la qualità della Scuola che costruiremo. Seguire ciò che è stato progettato a livello nazionale non significa tradire lo spirito dell’Autonomia, come dice qualcuno: l’Autonomia va utilizzata per individuare le soluzioni migliori e più innovative per il nostro territorio, non per creare corsie preferenziali rispetto al resto del Paese. Altrimenti presteremmo inevitabilmente il fianco a chi dipinge il nostro autogoverno come sinonimo di privilegio, piuttosto che di qualità ed innovazione.
Combinando un rapido esaurimento delle graduatorie dei docenti abilitatisi fino al 2009 (GPT) ed il concorso potremo riconoscere i diritti di ognuno: il diritto degli studenti di poter disporre dei migliori professionisti, il diritto di chi si trova nelle graduatorie ad esaurimento a vedersi riconosciuta la cattedra dopo tanti anni di precariato, il diritto degli insegnanti che si sono abilitati negli ultimi tre anni (attraverso TFA e PAS) di potersi giocare le proprie possibilità attraverso lo strumento del concorso.
Questi sono i nostri spunti propositivi, che abbiamo già da tempo offerto all’attenzione dell’Assessore, il quale ha sempre dimostrato la massima disponibilità di ascolto e collaborazione. Tanto è vero che proposte importanti come la previsione dell’organico di potenziamento sono effettivamente entrate nei piani della Giunta, a dimostrazione del buon lavoro svolto e della collaborazione positiva all’interno della maggioranza.