Ho appreso con dispiacere e preoccupazione dell'assenza in Aula del Senatore Panizza al momento del voto sul ddl Cirinnà.
Dispiacere perchè non si trattava di una votazione come le altre, ma di un importante passo avanti verso una maggior uguaglianza sostanziale e riconoscimento di diritti civili per una fetta importante della società italiana fin qui abbandonata.
Elisabetta Bozzarelli - coordinatrice cittadina PD, 26 febbraio 2016
Negli incontri prelettorali sul collegio di Trento il Senatore Panizza si era impegnato a sostenere il governo nelle battaglie sui diritti e nelle sfide per rendere l'Italia un paese più giusto. Ieri questo sostegno è mancato, ed è grave che sia venuto meno proprio da chi a Roma rappresenta un'Autonomia che vogliamo innovativa, equa ed inclusiva.
Questo atteggiamento, che spero non sia dettato da ragioni elettoralistiche in chiave congressuale, non è responsabile e nemmeno corretto nei confronti della maggioranza di centrosinistra e verso gli elettori del collegio di Trento che lo hanno sostenuto.
Mi aspetto che un Senatore, ben pagato da tutti i cittadini per l'incarico che svolge, in momenti così delicati sia presente in Aula a Roma, e non a Trento per risolvere i problemi interni del PATT. Le battaglie sui diritti vengono prima dei problemi di un partito.
La preoccupazione viene anche da una mancanza di responsabilità sul piano dei rapporti col Governo. La collaborazione si basa sul contributo reciproco, e se chiediamo al Governo collaborazione e supporto nelle molte partite legate all'Autonomia dall'altro tutti i rappresentati della maggioranza trentina a Roma devono garantire al Governo il supporto concordato. Non mi stupisce in tal senso l'irritazione del Senatore Zeller della SVP.