Il sistema di aiuti all’imprenditoria, varato dalla giunta provinciale nel 2015, ha generato «un boom di domande e interesse». Lo ha specificato Alessandro Olivi, assessore allo sviluppo economico, che ha illustrato la delibera contenente i nuovi criteri per le agevolazioni. Il testo è stato condiviso dalla commissione con l’astensione dei componenti di minoranza (Filippo Degasperi, Massimo Fasanelli e Gianfranco Zanon). Oggi è attesa l’approvazione da parte dell’esecutivo."Corriere del Trentino", 26 febbraio 2016
A fine anno, ha precisato Olivi, sono state presentate 218 istanze, la maggior parte nel settore commerciale, per ottenere contributi, per una spesa ammessa di quasi 22 milioni di euro, sulla quale sono state erogate da Piazza Dante somme pari a 6,7 milioni di euro. Tutte le domande sono state evase.
La giunta intende affinare il sistema, garantendo il massimo della contribuzione soltanto alle attività promosse da under 35, da donne oppure da persone disoccupate da almeno 12 mesi. La previsione è che nel 2016 la Provincia possa mettere mano a 4 milioni di euro per incentivare la nuova imprenditorialità, riducendo peraltro la spesa massima ammessa da 100.000 a 80mila euro e il tetto massimo del contributo da 50.000 a 40mila euro. Si è anche specificato che l’intrapresa deve essere davvero nuova, ossia la prima messa in campo dal richiedente.
In commissione si è discusso della contribuzione pubblica estesa alle spese sostenute per affitto locali (voce che ha riguardato ben 9 dei 22 milioni di spesa ammessa). Critico Degasperi secondo cui si premierebbe una posizione di rendita, quella dei locatori.
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