La riapertura di via Tartarotti? Non solo è una scelta incomprensibile, ma è anche un bluff. Perché inventarsi la zona a traffico limitato significa in realtà voler far tornare le auto. A sostenerlo è l’ex assessore Giulia Robol che aveva fortemente voluto quel piano della mobilità approvato dall’amministrazione Miorandi.
G. Rudari, "Trentino", 29 gennaio 2016
Ora su via Tartarotti arriva il dietrofront (parziale) dell’amministrazione Valduga. «Possono essere quei 100 metri di strada, peraltro appena sistemati un anno fa, motivo di così insistente interesse da parte delle scelte di un’amministrazione da poco insediata?» si chiede Robol che afferma di condividere l’opinione di Paolo Preschern (Confesercenti) e Michele Adami (Consorzio Rovereto InCentro) apparsi ieri sul Trentino.
L'ampliamento delle zone pedonali in una cittadina come Rovereto, ricorda l’ex assessore, è sempre stato oggetto di scelte sofferte: «Tutti ricordano le immagini di un tempo di via Orefici, piazza Erbe, piazza Suffragio, piazza Malfatti con le macchine ben parcheggiate a ridosso di esercizi commerciali e palazzi. E tutti ricordano le proteste anche plateali, le manifestazioni di corteo contro la scelta di renderle pedonali». Cosa che è successo anche per via Tartarotti «riqualificata e più bella». Perché dovrebbe tornare ad essere ripercorsa dalle macchine? Che senso ha? «Si crede realmente che tale scelta potrebbe portare quei benefici al commercio in un momento così difficile come questo dove le strategie da pensare sono sicuramente di altro tipo?». Ed ecco che spunta la Ztl flessibile, «un escamotage per non dire che la Ztl si elimina. Nessuno può crederci e soprattutto che senso ha una Ztl dalle 20 in poi e nei giorni festivi? Se si vuole aprire al traffico perché gli unici penalizzati devono essere i residenti che la sera si ritrovano a fare un giro più lungo che a quel punto non ha più senso fare?» sostiene Robol. «Io credo che le scelte debbano esser chiare e se veramente si vuole ritornare la passaggio delle auto - parola dell’ex assessore - lo si dica apertamente senza inventarsi soluzioni fantasiose e pure contradditorie. Via Tartarotti non dà fastidio a nessuno e potrebbe rimanere esattamente come è...
L’aggettivo “flessibile” non può mascherare un ritorno al traffico e snaturare quindi l’impostazione del Pum: Si torni in consiglio comunale se le scelte vogliono essere diverse. Per altro alcuni consiglieri comunali di maggioranza si sono espressi contrari alla riapertura e all’interno della giunta certamente coloro che nella precedente amministrazione hanno contribuito a questa scelta non posso pensare abbiano cambiato». «Fermare il traffico e agire su strategie legate alla mobilità» è l’appello finale di Giulia Robol.