All’inizio prova a limitarsi a poche battute: «Mi sono ripromesso di parlare solo al termine del percorso. Attendo l’istruttoria tecnica». Ma dopo aver letto le dichiarazioni del governatore Ugo Rossi sulla localizzazione del Nuovo ospedale (Corriere del Trentino di ieri), il sindaco Alessandro Andreatta ci tiene a togliersi almeno qualche sassolino dalla scarpa.
M. Giovannini, D. Roat, "Corriere del Trentino", 28 gennaio 2016
Soprattutto su un punto: l’indicazione, da parte del presidente della Provincia, dei problemi del Comune e dei tempi lunghi di Palazzo Thun come fattori determinanti (o quasi) nella scelta dell’area per il nosocomio. «Questa decisione — ribatte deciso il primo cittadino — deve considerare varie partite: urbanistica, patrimoniale, economico-finanziaria, giuridico-normativa. Si tratta di una questione molto complessa. Se ci si vuole limitare a una scelta legata alla tempistica, ci verrà spiegato il motivo. Poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità». Tenendo conto di un aspetto: «La nostra posizione è chiara da sempre». Di fatto, in via Belenzani non ci si è mai spostati dall’iniziale indicazione di via al Desert. «Si tratta — ricorda il sindaco — di un’area scelta al termine di un percorso articolato, che si era concluso nel 2003 con l’ultimo passaggio in Provincia». La morale è evidente: «Se Piazza Dante si orienterà davvero su via al Desert, di fatto confermerà un comparto individuato 12 anni e 3 mesi fa e mai messo in discussione prima dell’agosto dello scorso anno».
È della stessa idea il vicesindaco Paolo Biasioli. «È stato fatto uno studio ancora nel 2000. Non lo nego: io sono sempre stato a favore di via al Desert». Poi aggiunge: «Attendo fiducioso il lavoro dei tecnici». Sulla tempistica, ammette Biasioli, il progetto di Mattarello potrebbe necessitare di tempi un po’ più lunghi. «Ma neppure di molto. L’area è già in gran parte della Provincia, alcuni espropri sono stati già completati». Ma sarà necessario procedere con l’approvazione di una variante al Prg. «In media servono tra gli otto e i dieci mesi» chiarisce il vice sindaco. Ma il fattore tempo resta un elemento prioritario per la Provincia. «È fondamentale» commenta l’assessore provinciale alle infrastrutture Mauro Gilmozzi. «È una delle questioni che ha fatto optare per mantenere il progetto in via al Desert — spiega — per Mattarello si deve prevedere una nuova variante, poi ci sono gli espropri e i possibili contenziosi. Non si può, comunque, fare solo un ragionamento algebrico, sono tanti i fattori da valutare, che vanno discussi sul piano politico. Se, ad esempio, i tecnici avessero individuato una soluzione per abbreviare i tempi, il ragionamento cambierebbe».
Il lavoro dei tecnici è finito e nelle prossime ore sarà inviata una relazione a Palazzo Thun e a Piazza Dante. «I tecnici comunali avevano evidenziato alcuni aspetti negativi nel progetto di spostare il Not a Mattarello — chiarisce l’assessore comunale ai lavori pubblici Italo Gilmozzi — sia sotto il profilo della viabilità che per la lontananza dal centro. Bisogna fare delle riflessioni, non mi stupirei se alla fine si mantenesse l’ipotesi originaria. Domani (oggi per chi legge ndr ) incontrerò i tecnici e faremo le necessarie valutazioni». Ora la palla passa alla politica.