Lo scorso luglio, il Ministero della Salute ha emanato la direttiva con quale vengono dettate le modalità per l'annotazione sulla carta d'identità della volontà del cittadino di inserire la disponibilità alla donazione di organi. In Trentino, il primo comune in assoluto ad aderire a questa pregevole iniziativa, è quello di Arco.
"L'Adige", 26 gennaio 2016
Dai primi giorni di febbraio, infatti, entrerà ufficialmente in vigore il nuovo servizio disponibile presso l'ufficio anagrafe di Piazza 3 Novembre: al momento del rinnovo o rilascio della carta d'identità, i residenti potranno quindi esprimersi sull'eventuale volontà di donare gli organi. Una scelta personale che avrà pertanto piena legittimità giuridica.
Ieri mattina in sala giunta si è svolta la presentazione ufficiale del progetto: presenti il sindaco Alessandro Betta, le assessore Marialuisa Tavernini e Silvia Girelli, la responsabile dell'ufficio anagrafe Annamaria Zanfranceschi, il dirigente dell'area amministrativa e finanziaria Paolo Franzinelli e quello dell'area informatica Daniele Lo Re. C'erano inoltre, al fine di fornire qualche dettaglio normativo in più, la dottoressa Lucia Pilati, coordinatrice del centro trapianti della Provincia e il dottor Leonardo Sartori, responsabile del servizio sistemi informativi dell'azienda sanitaria.
«Mi sento di dire che la donazione di organi e tessuti rappresenta un atto di solidarietà verso il prossimo e un segno di civiltà - ha spiegato l'assessora Tavernini - in alcuni casi è oltretutto l'unica soluzione terapeutica. Abbiamo quindi deciso come amministrazione comunale di fornire questo servizio dando la possibilità al cittadino di esprimersi o meno al momento del rilascio o rinnovo della carta d'identità.
Le informazione raccolte vengono poi trasmesse direttamente al centro nazionale trapianti attraverso un particolare sistema software informatico sviluppato dal Gruppo Maggioli».
L'obiettivo è quello, chiaramente, di aumentare esponenzialmente il numero di donatori: «È un'iniziativa di altissimo valore sociale - ha sottolineato Marialuisa Tavernini - stiamo preparando delle brochure informative e una serata pubblica. È nostra intenzione infatti sensibilizzare, oltre che i cittadini, anche le altre amministrazioni limitrofe per far sì che aderiscano all'iniziativa».
«Non ha solo un valenza politica ma legale - ha aggiunto il sindaco Alessandro Betta - dà la possibilità alle persone di poter compiere liberamente una propria libera scelta. Un mondo che vuole guardare al futuro deve essere generoso e altruista, penso sia un messaggio molto importante».
L'auspicio della dottoressa Lucia Pilati è che il comune di Arco faccia da traino a tutte le altre amministrazioni del Trentino: «Il progetto parte da qui - ha commentato la dottoressa - ma speriamo che al più presto altri aderiscano. È una nuova e importante opportunità di scelta, la legge che ha definito queste nuove modalità è stata attenta alle esigenze del cittadino che si troverà di fronte a un percorso programmato e semplice».
Unico "neo" è tuttavia rappresentato al momento da un limite della normativa stessa: la dichiarazione presso l'ufficio anagrafe può essere fatta contestualmente solo al momento del rilascio o rinnovo della carta d'identità e non in qualsiasi momento.