«Con Malgara abbiamo interrotto i rapporti perché non solo non mantiene mai la parola, ma prende in giro i lavoratori e tutta la comunità. Una situazione vergognosa che mette in difficoltà i lavoratori da mesi senza stipendio. Con i lavoratori mi ero assunto degli impegni per far fronte alle difficoltà economiche derivanti dalla mancata corresponsione delle spettanze da parte della società. E i primi giorni della prossima settimana quell’impegno diventerà realtà concreta».G. Rudari, "Trentino", 9 gennaio 2016
Ad affermarlo è il vicepresidente della giunta provinciale e assessore all’industria Alessandro Olivi promotore di un “piano sociale” per evitare conseguenze ancora più gravi per i lavoratori. Un piano che si è concretizzato con la norma inserita nella legge finanziaria appositamente creata per situazioni gravissime come quella della Malgara Chiari&Forti di Borghetto. «La Provincia - spiega Olivi - ha stimolato un’intesa importante tra lavoratori e banche per l’attivazione tramite il sistema bancario dell’anticipazione ai lavoratori di almeno tre mensilità di cassa integrazione e/o del Tfr con cessione del credito alla banca.
La Provincia in questa intesa, che si andrà a firmare martedì o mercoledì, si farà da garante con tutti gli oneri (spese ed eventuali interessi) sull’operazione». Uno spiraglio di luce per le decine di lavoratori dell’azienda alimentare del Basso Trentino che potranno così cedere il loro credito alla banca che anticipa loro la somma dovuta dall’Inps per la cassa integrazione straordinaria che scade il 20 di questo mese. «Abbiamo fatto una cosa simile - puntualizza Olivi - con la Gallox di Rovereto ma in quell’occasione abbiamo utilizzato Confid. Ora però abbiamo preferito una norma di legge a dimostrazione che il Trentino è capace di trovare soluzioni anche in situazioni estreme come quella che stanno vivendo i lavoratori dello stabilimento di Borghetto».
E che sia una situazione estrema lo testimonia lo stesso assessore provinciale rispondendo ad un’interrogazione del consigliere aviense della Lega Nord Maurizio: «Non si dispone di precisi elementi circa la posizione finanziaria della società e non è noto l’ammontare dell’indebitamento nei confronti di fornitori, dipendenti, Comuni e Inps non essendo i bilanci aziendali depositati. Preme tuttavia sottolineare che da informazioni sindacali il fenomeno delle retribuzioni non corrisposte risulta consistente anche se con un quadro variegato rispetto ai diversi dipendenti: nei confronti di molte posizioni il ritardo nella corresponsione degli emolumenti supera i sei-sette mesi» questa la situazione alla Malgara descritta da Olivi che parla «dissennata gestione aziendale» di «finanziamenti annunciati e mai arrivati (ultimi i 30 milioni dal gruppo americano Pintus attesi per il 26 novembre scorso ndr di impegni non rispettati». «E’ una situazione davvero disastrosa - aggiunge il consigliere leghista - e sono preoccupatissimo per la Bassa Vallagarina. Tutti sperano che arrivi questo finanziamento annunciato, ma con il passare del tempo ci si crede sempre meno... Cosa può fare la Provincia? Nei confronti della ditta non resta che opera di convincimento affinché prenda una decisione vera e definitiva».
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