#TRENTO - A Demattè la solidarietà di Bozzarelli

La notizia, anticipata qualche giorno fa dal nostro giornale, è ufficiale: la consigliera comunale di Trento, Marianna Demattè, ha deciso di lasciare il proprio incarico. Prende il suo posto Marco Santini, risultato il secondo dei non eletti dopo Andrea Demattè, a sua volta impossibilitato ad assumere l'incarico per motivi lavorativi. Così la consigliera ha spiegato il suo passo indietro: «Ho sempre ritenuto che quando si fa qualcosa, specie se importante, si debba sempre dare il massimo.
"L'Adige", 11 gennaio 2016

 

Purtroppo oggi i miei impegni famigliari mi impediscono di dedicarmi all'attività di consigliera comunale con l'impegno che il ruolo richiede. Pertanto ho deciso di fare un passo indietro, consapevole che nel Movimento 5 stelle a contare non sono tanto i ruoli ma le idee, e quelle continueranno a essere portate avanti con pari entusiasmo da chi prenderà il mio posto. Ringrazio tutti per il sostegno che mi hanno sempre dato e faccio i miei migliori auguri a Marco Santini che mi succederà. Io resto sempre un'attivista del M5s e continuerò a fare la mia parte per il bene della nostra comunità».
Dunque è durata appena sette mesi l'avventura di Marianna Demattè in consiglio comunale. Una figlia di un anno da seguire, il rientro al lavoro come insegnante di italiano e storia (all'Istituto professionale di Villazzano - sezione legno) le impediscono di assolvere al compito istituzionale come vorrebbe. Nel maggio scorso era stata, a parte il candidato sindaco Paolo Negroni, di gran lunga la più votata nella lista del Movimento 5 Stelle con 249 preferenze personali.
Niente di straordinario, a prima vista. Non è la prima volta che un consigliere si dimette.
A «leggere» il caso in maniera diversa, però, è Elisabetta Bozzarelli: anche lei donna, anche lei consigliera comunale a Trento, anche lei mamma di una bimba e impegnata professionalmente. Cambia il partito - è del Pd - ma in questo caso conta poco. Il problema, scrive Bozzarelli sul suo sito, è che la parità di genere, nelle istituzioni, è ancora lontana: «Al di là delle diverse posizioni politiche, come donne dobbiamo tutte sentirci toccate in prima persona dalla decisione della collega. L'impossibilità per una donna di conciliare l'impegno nelle istituzioni e la famiglia è una sconfitta della politica tutta e di ognuna di noi, che con lei abbiamo condiviso questi mesi di consiliatura e l'impegno nelle istituzioni. Attraverso ciò, infatti, deve passare la parità di genere: il diritto per ogni donna di partecipare alla vita democratica, senza dover scegliere tra famiglia e impegno sociale. Poteva sembrare un risultato raggiunto e ormai acquisito, ma i fatti dimostrano il contrario. L'auspicio è quello che il consiglio comunale, la giunta e la politica tutta riflettano sulla scelta della consigliera Demattè. Perché la politica, i suoi orari e i suoi ritmi smettano di essere sempre e solo a misura d'uomo».
A Marianna Demattè va il ringraziamento di Filippo Degasperi, a nome del gruppo consiliare provinciale del M5S trentino. «Marianna ha interpretato il suo ruolo con dedizione, equilibrio e grande competenza e ci ha resi fieri di stare al suo fianco - scrive il consigliere provinciale - Oggi decide di lasciare il suo seggio nel consiglio comunale di Trento ma sono sicuro che resterà comunque sempre con noi anche se in un ruolo diverso. 
Nell'esprimere quindi ancora tutta la mia stima a Marianna colgo l'occasione per dare il benvenuto a Marco Santini che le succederà e che sono sicuro saprà dare anch'egli il massimo per i cittadini di Trento».