«Il programma steso per l'ottenimento della Carta europea del turismo sostenibile è anche un po' il mio programma di mandato, nel senso che c'è una serie di progetti, emersi dai forum e dai focus group, condivisi con gli operatori e con il territorio, e la struttura si sta impegnando per la realizzazione». Giacobbe Zortea, confermato alla presidenza del Parco Paneveggio Pale di San Martino, «riparte» dalla Cets, lo strumento di collaborazione fra i vari attori per un piano d'azione per lo sviluppo turistico sostenibile, illustrando il suo mandato."L'Adige", 28 novembre 2015
C'è qualche progetto particolarmente significativo?«Molti sono già partiti. Ha una finalità turistica, e c'è anche una certa aspettativa, sul progetto del turismo in baita, mettendo a disposizione di chi vuole fare una vacanza un po' diversa le baite esistenti: è chiaro che la proposta deve essere differenziata rispetto ad alberghi o appartamenti. Potrebbe essere un'iniziativa che gli stessi albergatori possono portare avanti per i propri ospiti, offrendo una giornata al maso o una notte in baita. In futuro si potrebbe diversificare, fuori Parco, perché questi progetti vogliono interessare anche zone limitrofe».Finanziamenti, tema del giorno.«Ci stiamo impegnando a cercarne di nuovi. C'è il Psr per progetti che possono essere finanziati, ma secondo me la Provincia dovrebbe garantire le risorse basilari per i servizi e i livelli occupazionali. Pensiamo ai centri visitatori: non riusciamo a trasferire educazione ambientale di un certo tipo se non abbiamo un certo numero di addetti. Con l'arrivo delle Reti di riserve, inoltre, penso che a livello provinciale si potrebbe organizzare una gestione amministrativa e delle pratiche basilari, mentre la direzione tecnica ha più senso che rimanga sul territorio».Parco e sviluppo economico: come contribuisce, un Parco, al Pil?«Credo che già il marchio Parco sia un valore aggiunto e il turista con un certo tipo di sensibilità decida di venire da noi piuttosto che in zone non a parco, uno studio su questo dice che i turisti ci sono e sono tanti. Credo che tanti piccoli progetti di sviluppo sostenibile possano aumentare l'interesse anche in zone limitrofe. Faccio l'esempio del balcone sulla Tognola: si è ragionato su un posto che fosse raggiungibile da tutti e facilmente individuabile: promuoverlo in futuro in una rete a livello Dolomiti Unesco potrebbe portare ad un aumento dei visitatori estivi. Anche per lo sci. Noi diciamo: il freeride si può fare, in alcune zone e con alcuni criteri, vi accompagniamo noi e vi facciamo vedere cose interessanti. Come Parco abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa con gli impiantisti: se viene fatto un investimento - e San Martino serve una messa in rete degli impianti e un ammodernamento - le sensibilità del Parco possono essere di aiuto per soluzioni inseribili e di qualità». Non avrebbe senso una più forte alleanza fra i Parchi per farli conoscere meglio, anche all'estero?«Il progetto Turnat ha queste basi, credo sia meglio mettersi d'accordo e trovare le giuste sinergie».L'ultima stagione?«È andata bene, con maggiori incassi dai parcheggi e meno gente nei Centri visitatori perché con il bel tempo ha girato di più. Con l'autofinanziamento dei parcheggi e delle attività didattiche copriamo i costi della mobilità estiva e degli addetti alla didattica».Ci sono indicatori del «gradimento» del Parco?«La "fotografia" per il progetto Cets. Le attività nelle scuole, la manutenzione del territorio e i centri visita sono particolarmente apprezzati e c'è la richiesta di aprire di più questi ultimi, per cui vorremmo coinvolgere operatori e Apt. Parlando di sentieri, segnaletica, pannelli esplicativi, da San Martino viene una richiesta di maggiore visibilità del Parco nel centro abitato. Dai questionari distribuiti nei centri visite è emersa l'aspettativa di un territorio pulito, con sentieri ben segnati. Con la consapevolezza di entrare in un territorio protetto c'è la disponibilità a non usare l'auto, se i servizi sono continui e ben strutturati».
Seguici su YouTube
Partito Democratico del Trentino