Miorandi: «Il sindaco Francesco Valduga? Uno che ha cambiato idea dopo solo cinque mesi e ha sbattuto la porta in faccia alla Comunità di Valle dopo averla sposata in campagna elettorale». L'ex primo cittadino Andrea Miorandi non usa mezzi termini per commentare la manovra da 10 milioni di euro varata dalla giunta. E ci va giù duro, a gamba tesa, forte per altro di quel «tesorone» monetario a disposizione di palazzo Pretorio che ha messo lui in cassaforte, non è certo piovuto dal cielo.N. Guarnieri, "L'Adige", 20 novembre 2015
I 10 milioni girati da Valduga su una quantità incredibile di opere sono soldi regalati dalla sua squadra di governo?«Credo che la mia amministrazione abbia superato uno dei momenti più drammatici della finanza pubblica degli ultimi 30 anni. E aver lasciato un bilancio sano ha dato la possibilità all'amministrazione Valduga di utilizzare un tesoro».
Risparmio da salvadanaio o gestione oculata?«Oculatissima, alla faccia di chi diceva che noi avevamo lasciato buchi. Invece abbiamo avanzato soldi senza per altro aver mai aumentato tasse o tariffe ma seguendo una gestione oculata. Ecco il segreto».
Cosa le dà fastidio di questo utilizzo del tesoretto?«Mi va bene che i soldi vengano spesi. Anzi, a giugno avevo sollecitato Valduga ad utilizzare l'avanzo che noi avevamo creato a marzo stimolandolo a muoversi. E allora ero stato sbeffeggiato anche da qualche assessore che aveva risposto alla mia domanda di attualità sul punto».
Cos'è cambiato da marzo?«Poco dal punto di vista amministrativo e normativo. C'è un protocollo di finanza locale della Provincia che parla del 2016. Come mai allora Valduga non ha fatto nulla in questi mesi programmando in tutta calma l'utilizzo del disavanzo anziché mettere sul piatto i denari solo all'ultimo?».
Già, perché? Cosa gli contesta?«Salta all'occhio che Valduga ha dato una grande sberla alla Comunità di Valle. Mi sembra che sia in atto qualcosa che va diametralmente opposto alla campagna elettorale: il sindaco ha votato un protocollo in cui si dice che tutti gli avanzi di amministrazione vanno in un fondo per la Comunità ma poi se n'è tornato a casa fregandosene dell'impegno e usando tutto l'avanzo in proprio senza metterlo a disposizione della Comunità. E questo proprio mentre il governatore Rossi e l'assessore provinciale Daldoss dicono che i Comuni che mettono i soldi a disposizione della Comunità di Valle saranno premiati e gli altri no».
Un voltafaccia gratuito secondo lei?«Dico solo che Rovereto dimostra che con i soldi sul tavolo non si guarda in faccia nessuno».
Torniamo alla delibera che mette in circolo il tesoro e al cambio di rotta del sindaco.«Oltre ad aver preso a schiaffi la Comunità di Valle, Valduga ha pure girato le spalle ai quartieri, altro suo punto forte in campagna elettorale: non c'è un parere circoscrizionale che supporti questa delibera. Alla faccia dei rapporti e dei pesi dei rioni. Ha varato una manovra da 9 milioni di euro senza ascoltare i quartieri e alla Comunità lascia solo le briciole: 400 mila euro».
Al di là di tutto, gli interventi programmati, almeno quelli, la convincono?«Non tanto. Mi piacerebbe capire, per esempio, con chi l'amministrazione abbia concordato queste opere pubbliche, con quale parte della città. Chi dice che un'asfaltatura è meglio di un marciapiede, che un rinnovo di campo sportivo è meglio di una casa sociale, che una rotatoria vale più di una casa sociale?».
E poi manca la viabilità, quella pesante almeno. È così?«Certo! Non c'è un solo euro stanziato per i collegamenti, per esempio, Est-Ovest. Gilmozzi ha ripetuto che non metterà soldi nella viabilità al Rovereto e Valduga non ha battuto ciglio».
Siamo ancora alla Rovereto succube e Trento padrona?«In un certo senso sì. Trento si è fatta sentire in piazza Dante e ha ottenuto risorse e deroghe a spendere oltre fine anno mentre Rovereto ha fatto silenzio. Alla faccia di chi voleva far contare la città della Quercia in Provincia!».
Non ci saranno in cantiere grandi opere ma qualche intervento anche importante nei quartieri è però previsto.«Ma quali quartieri? Ci sono equilibri sbilanciati in giunta: Marco, per esempio, ha investimenti massicciamente maggiori rispetto ad altri quartieri e dimostra il peso politico di qualche assessore rispetto ad altri».
Torniamo ai rapporti con la Comunità di Valle, croce e delizia della campagna elettorale.«Ci hanno accusato di volerla cassare mentre noi chiedevamo solo di essere autonomi ma dentro la Comunità. Con questo passaggio, invece, Valduga dimostra di volerne stare fuori, sconfessando se stesso e il suo programma».
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