#ROVERETO - Corsa a due per la segreteria del Pd

Si prefigura come una corsa a due l'elezione della nuova segreteria del Partito democratico di Rovereto, in programma per il prossimo 28 novembre. Candidati l'ex consigliere democratico Carlo Fait ed il presidente uscente di Amr Roberto Pallanch. 
M. Pfaender, "L'Adige", 15 novembre 2015


In base alle nuove regole, saranno solo gli iscritti al partito a poter esprimere la preferenza. Un centinaio di persone al momento, anche se si stima che al momento del voto diventeranno tra 130 e 150. Questi i numeri della partecipazione alla vita del primo partito cittadino, capace alle scorse Comunali di raccogliere 3.586 voti, il 21,4%. Un patrimonio di consensi che però non ha evitato all'ex sindaco Andrea Miorandi di essere spazzato via dall'onda civica cavalcata da Francesco Valduga. Arrivare primi e perdere, non certo una novità per il Pd. Una costante che però, nel caso roveretano, ha dato ancor più da pensare. Perché i dem lagarini le Comunali le hanno perse benché esprimessero il sindaco uscente, il vicepresidente della Provincia (Alessandro Olivi), la segretaria provinciale (Giulia Robol) ed un esponente della direzione nazionale (Elisa Filippi).
All'indomani del voto Fabiano Lorandi, segretario di peso, legato a filo doppio all'esperienza amministrativa di Miorandi, che ha difeso a spada tratta contro le proposte di rinnovamento che arrivavano da dentro la stessa coalizione di centrosinistra, causando in ultima istanza la scissione nell'Upt da parte degli antimiorandiani di ferro (due nomi su tutti: Beppino Graziola, oggi assessore ai Lavori pubblici e Roberto Maffei) ha fatto un passo indietro, lasciando la guida del partito al triumvirato Luisa Filippi, Fabrizio Gerola e Nicola Simoncelli. Dopo oltre sei mesi di vacatio, il Pd sta per dotarsi nuovamente di un segretario. Una nuova guida che dovrà ricucire il rapporto logoro con i roveretani. Perché su questo fronte il Pd di passi avanti non sembra averne fatti. E la tendenza ad arrocarsi in diatribe tutte interne, senza esprimere progetti sul futuro della città, ha già suscitato diversi malumori tra gli iscritti. La sconfitta alle Comunali (così come, allargando l'orizzonte al piano provinciale, la batosta alle primarie del 2013 perse contro Ugo Rossi) non è ancora stata metabolizzata. 
Da un lato dunque Carlo Fait. Ex consigliere con Miorandi, dipendente dell'ex manifattura tabacchi (dove era anche riferimento della Cgil), dirigente della Pallavolo Rovereto (è tra gli organizzatori del Torneo di Natale), pensionato, primo dei non eletti alle scorse Comunali con 155 voti. «La mia proposta è per spirito di servizio. Per esperienza nel mondo dell'associazionismo so quanto è difficile trovare persone che si rendono disponibili. Obiettivo del Pd deve essere lavorare per tornare alla guida della città. Le elezioni le abbiamo perse perché non siamo riusciti a comunicare alla gente le tante cose positive fatte dall'amministrazione Miorandi. Due esempi: via Tartarotti e la Strongman. Ci hanno causato molti attacchi, ma ora mi sembra che Valduga stia seguendo la nostra linea. Opposizione dura? No, per i prossimi cinque anni il Pd valuterà caso per caso, votando solo in base al bene della città».
Dall'atra Roberto Pallanch. Dipendente provinciale, presidente in scadenza di Amr, ex portavoce del partito a Rovereto.