È stato approvato nel pomeriggio di oggi, con il voto unanime del Consiglio provinciale di Trento, il disegno di legge “Agevolazioni fiscali in materia di promozione di attività culturali e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio”, predisposto dalla consigliera del Partito Democratico del Trentino Lucia Maestri e sottoscritto dai colleghi di Gruppo Plotegher, Manica, Zeni e Civico.
Trento, 6 novembre 2015
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Il disegno di legge, cha parte dalla considerazione che la promozione culturale e la valorizzazione dell’ambiente siano due settori d’intervento fondamentali per le politiche provinciali e per la crescita e lo sviluppo del Trentino, prevede che i cittadini e le aziende possano finanziare direttamente specifici progetti culturali ed ottenerne in cambio una riduzione nell’ammontare dei propri obblighi fiscali.
Nello specifico, l’articolato proposto dalla consigliera Maestri e approvato dall’Aula, apre alla possibilità di pescare e finanziare all’interno di un elenco di iniziative – promosse da soggetti senza fine di lucro e attivi nella promozione, l’organizzazione e la gestione di attività culturali e di valorizzazione del paesaggio – usufruendo in cambio di una detrazione sull’addizionale regionale Irpef o sull’Irap.
Con questo nuova legge provinciale si è inteso dunque agire sulla leva fiscale per favorire e sollecitare le erogazioni liberali di chi intende contribuire al finanziamento di progetti culturali o paesaggistici di interesse provinciale. “Perché non tutto può e deve essere lasciato all’iniziativa degli enti pubblici e della Provincia – ha osservato Lucia Maestri – e perché la partecipazione di soggetti privati può garantire risultati migliori in termini di efficacia degli interventi, portando a ricadute positive sulla collettività e sul senso d’appartenenza dei cittadini”.
LA DISCUSSIONE DEL DDL 33 INIZIATA AL MATTINO CON L'APPROVAZIONE DELL'ARTICOLO 1 (da www.consiglio.provincia.tn.it)
Esauriti i punti relativi alle ultime due mozioni all'ordine del giorno, il Consiglio provinciale ha concluso la mattinata avviando l'esame del disegno di legge 33 proposto da Lucia Maestri (Pd) che introduce “agevolazioni fiscali in materia di promozione di attività culturali e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio”. Il dibattito è arrivato all'articolo 1, approvato all'unanimità. Restano da discutere nel pomeriggio altri 5 articoli e sei emendamenti, ma con Borga e Simoni le minoranze hanno già preannunciato il loro voto a favore del provvedimento.
Presentando il ddl Maestri ha spiegato che il testo stimola le erogazioni liberali di privati e aziende che intendono contribuire allo sviluppo attraverso la cultura, prevedendo agevolazioni fiscali del 20% sia dall'addizionale regionale Irpef per le persone fisiche sia sull'addizionale Irap per i soggetti giuridici. E ha ricordato che il dibattito su questo tema riguarda l'esigenza o meno che il pubblico sostenga la cultura e fino a che punto. In Germania il testo “Kultur Impact” ha messo in discussione il sostegno accordato alla cultura dalla spesa pubblica. Per Maestri la cultura va invece sostenuta a patto che il pubblico riveda il proprio ruolo, trasformandosi in “facilitatore di processi”. In pratica con il disegno di legge proposto, la Provincia farebbe un passo indietro sulla cultura ma per favorire processi di crescita nel settore. “Occorre far capire a chi investe in patrimonio culturale che in tal modo si mette a servizio del bene comune perché la cultura – ha sottolineato Maestri – è fonte di sviluppo”. Ha poi citato alcuni dati recentemente forniti dal ministero: da 650 “mecenati” tra i quali 44 enti, 139 imprese e 502 persone fisiche, fino al 29 settembre 2015 sono stati raccolti più di 24 milioni di euro.
La compensazione fiscale prevista dal ddl, che vale tre anni, prevede che la Giunta selezioni gli interventi affidando all'esecutivo la definizione dei criteri attuativi della normativa avvalendosi della commissione competente. Maestri ha aggiunto che la legge provinciale in materia di attività culturali sarà modificata in questa direzione. La prima sfida del provvedimento – ha concluso Maestri – consiste nel fund rising, la seconda nella volontà che non rimanga lettera morta e per questo l'ente pubblico dovrà farsi carico dell'impulso da imprimere a favore dello sviluppo.
Claudio Civettini (Civica Trentina) si è espresso a favore del ddl illustrando i sei emendamenti da lui presentati e condivisi da Maestri per ampliare e ancorare al territorio del Trentino gli interventi previsti dal testo.
Marino Simoni (Progetto Trentino) ha motivato la volontà di astenersi per una “riserva riferita alla facoltà della Giunta di decidere a quali attività o beni culturali destinare le risorse raccolte”. Per Simoni “bisognrebbe invece lasciare molta più libertà ai territori nell'indirizzare queste risorse”.
L'assessore alla cultura Tiziano Mellarini ha assicurato il sostengo della Giunta al ddl in linea con la logica del bonus introdotto dal Ministro Franceschini e per l'interesse manifestato dall'imprenditoria verso questo settore. “Se un imprenditore utilizzerà questa agevolazione per la cultura – ha detto l'assessore per rassicurare Simoni - sarà per la convinzione che la Provincia investirà le risorse raccolte sul territorio”. Nel corso del 2016 – ha aggiunto Mellarini – la legge provinciale potrà essere rivisitata per valorizzare la cultura in funzione del turismo”. Nel passato, ha ricordato, la Provincia ha ridotto le risorse destinate alla cultura e oggi occorre quindi rilanciare il settore sulla scia di Expo e dell'interesse dimostrato anche dalla cooperazione verso il comparto culturale.
Walter Kaswalder (Patt) ha garantito il “pieno appoggio” degli autonomisti al ddl ricordando di aver ritirato un proprio testo in materia per accelerare l'approvazione di quello proposto da Maestri.
Maestri ha ringraziato la Giunta per aver accolto la proposta del suo ddl e ha assicurato Simoni attenzione alle esigenze culturali del territorio. L'inserimento della presenza della Giunta delle attività e dei progetti da sottoporre ad eventuale sgravio fiscale è dovuto al fatto che ad ogni sgravio corrisponde una mancata entrata. Occorreva quindi governare questo strumento e in questo modo è stato stanziato un milione e mezzo di euro per tre anni “e questo non mi sembra poca cosa” Se poi emergerà la necessità di aumentare il budget iniziale si cercherà di rispondere a questa indicazione. Simoni, apprezzando le motivazioni dell'assessore e di Maestri, ha modificato il giudizio di Progetto Trentino, annunciando la volontà di passare dall'astensione al voto favorevole per il disegno di legge, con l'auspicio che la Giunta “risponda alle aspettative di chi mette a disposizione risorse per lo sviluppo culturale del territorio”.
Borga (Civica Trentina) ha osservato che in questo caso, visto che il provvedimento è condivisibile, le minoranze svolgono una funzione di supplenza di molti consiglieri assenti nei banchi della maggioranza. Passando all'esame del testo, l'articolo 1 è stato votato all'unanimità, ma questo punto il presidente Dorigatti ha sospeso la seduta per permettere alla Prima Commissione di riunirsi e rinviando la conclusione dell'esame del ddl alla ripresa pomeridiana dei lavori (ore 15.00).