«Lega Nord e M5s si sono astenuti su importanti temi di coscienza e sensibilità come il progetto "Posto occupato" contro i femminicidi e l'adesione all'iniziativa della Comunità di Sant'Egidio contro la pena di morte. Un'occasione per testimoniare una prova di civiltà da parte dell'intero consiglio: un'opportunità mancata per esprimere un voto unanime».
"L'Adige", 2 novembre 2015
Un consiglio comunale di Dro più snello ed efficace grazie a un'articolata discussione tra i capigruppo. Il circolo comunale del Pd di Dro giudica positivamente la recente duplice convocazione della conferenza dei capigruppo che ha permesso di giungere lunedì scorso a un ordine del giorno più snello (si è passati da 27 punti a 22), consentendo adeguati spazi di illustrazione e discussione.
«La maggioranza ha dato prova di grande solidità - scrive in una nota il capogruppo del Pd, Sergio Poli - è stata dimostrata coesione e senso di responsabilità nell'attuazione dei programmi (illustrati nella seduta dal sindaco-senatore Vittorio Fravezzi) rispettando i vincoli di bilancio».
Non manca un certo rammarico per il comportamento poco costruttivo delle minoranze. «Inviterei il Movimento cinque stelle, sempre attivo nelle proposte, a indicare le relative coperture finanziarie per gli ingenti impegni di spesa avanzati (marciapiedi, pista ciclo pedonale) - continua Poli - il gruppo consigliare del partito democratico evidenzia inoltre il voto di astensione delle minoranze (Lega Nord e M5s) su importanti temi di coscienza e sensibilità come il progetto "Posto occupato" contro i femminicidi e l'adesione all'iniziativa della Comunità di Sant'Egidio contro la pena di morte. Un'occasione per testimoniare una prova di civiltà da parte dell'intero consiglio: un'opportunità mancata per esprimere un voto unanime».