Irap più favorevole per le aziende trentine. La Provincia sta studiando un taglio superiore a un punto percentuale dell’aliquota base fissata al 3,9%. Ne beneficerebbero le imprese di tutti i settori e categorie. Lo ha comunicato Alessandro Olivi, vicepresidente della giunta, al termine della riunione sul bilancio 2016 con Giulio Bonazzi e Roberto Busato, presidente e direttore di Confindustria Trento.S. Voltolini, "Corriere del Trentino", 4 novembre 2015
Una sorta di chiarimento dopo le forti critiche alla manovra espresse dai vertici di Palazzo Stella. «L’incontro è stato proficuo» ha detto l’assessore. In tema di Irap, Piazza Dante ha accolto anche la proposta di una maggiore gradualità degli sconti legati ai benefici occupazionali. Sono poi state fornite delle delucidazioni sulle risorse per i progetti di ricerca e sviluppo. «I milioni stanziati non sono 16, come aveva pensato la categoria da una prima lettura, ma 33,5, aumentati rispetto ai 28 dell’anno scorso» ha detto Olivi ribadendo quanto già specificato davanti ai giovani industriali (Corriere del Trentino di ieri). Lo sconto fiscale La riduzione dell’aliquota ordinaria dell’Irap è il piatto forte che si è riservato la giunta nel confronto con gli industriali sulla manovra che contiene già sconti fiscali alle aziende per 197 milioni. Confindustria Trento non aveva gradito le riduzioni non selettive per l’Imis (a beneficio di alberghi e capannoni produttivi artigianali). E nel mirino c’era la «sparizione» della riduzione del valore base Irap (niente più 2,3%, al suo posto il 3,9% statale). Indigesta anche la modulazione, ritenuta troppo rigida e penalizzante per le industrie, in base agli impegni occupazionali: il 2,68% (l’anno scorso era dell’1,8%) per chi mantiene invariato l’organico, l’azzeramento per chi lo aumenta del 5%. L’incontro durato un’ora e mezzo è stato «costruttivo nei toni», come ha ammesso Confindustria. Ed ecco le concessioni. «Siamo disponibili — ha spiegato l’assessore — a una riduzione del valore ordinario dell’Irap, che ovviamente varrebbe per tutti. Non è infatti un regalo agli industriali, come potrebbe dire qualcuno». Il vicepresidente ha dato mandato agli uffici di approfondire gli aspetti tecnici e soprattutto le coperture nel bilancio (servono diversi milioni o più). L’ipotesi riguarda un taglio oltre il punto percentuale. Il secondo punto su cui ha aperto Olivi riguarda la progressività in base agli impegni occupazionali. Gli uffici stanno studiando alcune proposte di valori intermedi. Ricerca e innovazioneNell’incontro si è parlato anche dei fondi per i progetti di ricerca e innovazione delle imprese. «Ci sono quattro milioni e mezzo in più rispetto al 2015» ha specificato Olivi. Si tratta di una parte delle agevolazioni previste dalla legge provinciale 6 del 1999. La Provincia finanzia progetti di ricerca industriale (per trovare nuove idee, conoscenze, tecnologie) e di sviluppo sperimentale (di formule già acquisite). Il tetto massimo di contributo per ogni iniziativa ammonta a 3 milioni di euro. Numerosi i progetti finanziati che risultano dalla lista delle determine dell’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle imprese. Ad esempio, la società Duralar Coatings srl di via Segantini a Trento ha ricevuto un milione e 278.000 euro per la «realizzazione di rivestimenti multistrato realizzati con tecniche ibride Pvd-Pecvd (Dlc tech)». Duecentottantamila euro, a fronte di una spesa di 428.000, sono andati alla Metacortex srl di Torcegno per un «sistema di monitoraggio umidità per controllo della ticchiolatura». Un milione e 221mila euro (su 1,853 totali) sono stati concessi alla Algorab srl di Lavis per il progetto «LineMate-Personal protection geo-fence for railway workers»; 71.735 euro infine alla Saint Gobain Italia spa, con sede a Milano e unità operativa a Lavis, per «la riduzione di peso delle valvole idrauliche».
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