«Entro la fine del 2015 saremo in grado di liquidare tutti i saldi 2014 e gli anticipi 2015». Lo ha detto l'assessore alla cooperazione e allo sviluppo della Provincia di Trento, Sara Ferrari, intervenuta ieri all'assemblea annuale delle associazioni del settore.
"L'Adige", 21 ottobre 2015
Ma Ferrari ha anche precisato: «Ciò si deve tradurre però, e lo abbiamo sottolineato nelle nuove Linee guida, che saranno sottoposte a breve anche alla commissione consiliare competente, in una sempre maggiore assunzione di responsabilità ed un maggiore coinvolgimento di tutti gli attori della cooperazione anche nella fase programmatoria».
Nel corso dell'incontro sono state illustrate le nuove Linee guida del settore ed è stato anche tracciato un bilancio relativo al 2014 e ai primi mesi del 2015. La Provincia lo scorso anno ha assegnato al capitolo della solidarietà internazionale una somma complessiva di 10.291.000 euro. Sul versante del sostegno alle associazioni, le risorse disponibili hanno consentito di finanziare 107 progetti. Per quanto riguarda le iniziative programmate della giunta provinciale, particolare rilevanza hanno continuato ad assumere i Tavoli di cooperazione comunitaria (Tavolo Trentino con il Mozambico, avviato nel 2000 e Tavolo Balcani, avviato alla fine degli anni 90); è proseguito inoltre il programma di Cooperazione trasnfrontaliera promosso dall'Euregio (Province di Trento e Bolzano, Land Tirolo), in Uganda e Tanzania. Nel 2015, infine, il bilancio provinciale ha assegnato al settore 8.446.000 euro, sottoposti però ai vincoli del Patto di stabilità.
Proprio in questi giorni la Provincia ha destinato nuove disponibilità di cassa (pari a circa 2,5 milioni), con cui liquidare, oltre ai saldi relativi al 2014 (circa 1,8 milioni) anche gli anticipi (pari al 50% del contributo provinciale concesso) riguardanti tutti i progetti delle associazioni approvati per il 2015, attorno a un centinaio.
Molto partecipato come sempre l'incontro delle realtà che operano in Africa, Asia, America Latina, Europa (soprattutto orientale e balcanica) per confrontarsi, assieme alla Provincia, sulle ragioni e sulle modalità del loro operato, in paesi poveri, lacerati dalla guerra o dove i diritti umani vengono calpestati. Gli obiettivi fondamentali - sradicare la povertà, ridurre le disuguaglianze, promuovere uno sviluppo sostenibile, affermare la dignità della persona, prevenire i conflitti e sostenere i processi di riconciliazione - non cambiano. Cambiano e si evolvono le modalità per il loro raggiungimento, e cambia anche la considerazione che gli stessi «donatori» hanno del loro ruolo, in un mondo sempre più globalizzato, dove le comunità impoverite di ieri possono conoscere processi di sviluppo accelerato, e diventare nuovi partners economici, costruendo quindi relazioni sempre più paritarie.
Nel corso dell'assemblea è stato illustrato un documento sulle Linee guida della cooperazione internazionale allo sviluppo per il Trentino, frutto di una lavoro a più mani, realizzato dal Servizio emigrazione e solidarietà internazionale della Provincia al termine di un lungo e articolato confronto con i numerosi protagonisti del mondo della cooperazione
Oltre ai temi della cooperazione allo sviluppo in senso proprio e dei parternariati territoriali costruiti a livelli diversi e fra/con soggetti diversi - istituzioni, associazioni, scuole, ospedali, imprese e così via - il documento affronta tutta una serie di temi correlati, dall'educazione alla mondialità, soprattutto in ambito scolastico al cosviluppo.
Le aree geografiche prioritarie di intervento sono quella balcanica e mediterranea, alcuni paesi dell'Africa sub-sahariana, il Brasile, le aree in conflitto.
Per quanto riguarda i settori prioritari di intervento, sono quelli che riflettono anche le eccellenze e le sfide del Trentino: ambiente, rafforzamento del ruolo femminile, autonomia e democrazia «dal basso», ruolo dei giovani, innovazione tecnologica.
Si punterà anche a rafforzare il ruolo del Centro per la formazione alla solidarietà internazionale come «casa delle associazioni». Fra le altre novità del 2015, l'avvio del Progetto Global Schools, progetto europeo triennale che coinvolge 17 partner di 10 paesi Europei, di cui la Provincia è capofila. Il progetto intende favorire l'integrazione trasversale dell'educazione alla cittadinanza mondiale nelle discipline e nei percorsi educativi delle scuole del primo ciclo e prevede un forte coinvolgimento di diversi enti locali europei.