Nuove iniziative riguardanti il potenziamento degli interventi di cooperazione allo sviluppo nei paesi di origine dei migranti. Lo prevede un'integrazione alla programmazione annuale 2015 nel settore della solidarietà internazionale, proposta dall'assessora Sara Ferrari e approvata oggi dalla Giunta.Ufficio Stampa Provincia, 20 ottobre 2015
Oltre a proseguire gli sforzi per dare ai richiedenti asilo (872 quelli presenti in Trentino a settembre 2015) un'accoglienza dignitosa e favorirne l'inclusione nella comunità, l'intenzione è ora anche quella di andare a potenziare i progetti svolti dalle associazioni trentine di volontariato, nelle realtà da cui i migranti provengono, con azioni volte a garantire i bisogni primari della popolazione e a promuovere iniziative di sviluppo economico-sociale. Vi è inoltre l'intenzione di sostenere progetti di intervento da realizzarsi anche nei paesi limitrofi a quelli da dove l'emigrazione si origina e che accolgono i rifugiati (parliamo di paesi extraeuropei, quindi dal Libano alla Giordania, dalla Tunisia al Kenya e così via) per contribuire, di nuovo, a dare a chi fugge da guerre, calamità naturali o altre forme di sofferenza un'accoglienza dignitosa. La delibera di oggi consente alle associazioni trentine che operano nel settore di presentare alla Provincia - entro 30 giorni - proposte progettuali che verranno vagliate ed eventualmente finanziate.
L'inserimento nella programmazione 2015 relativa alla cooperazione allo sviluppo di questa nuova decisione va nella direzione di rivolgersi, per quanto possibile e nella consapevolezza dell'enormità dei problemi, anche alla "fonte" delle migrazioni, cercando di promuovere sviluppo nelle aree impoverite e/o di favorire l'accoglienza nei migranti nei paesi dove di solito approdano immediatamente dopo avere lasciato la loro patria.
L'obiettivo ultimo - conformemente al dettato dell'Agenda dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e alla programmazione triennale del Governo italiano in materia - è quello di contribuire ad offrire delle alternative alla scelta di emigrare e/ anche di favorire, ove possibile, un graduale rientro in patria dei migrati, al termine di un periodo di permanenza nei paesi dove hanno trovato provvisoriamente riparo.
Con la delibera di oggi si è confermato inoltre l'impegno della Provincia in favore del diritto allo studio in Somalia e in Tanzania, della formazione sanitaria in Zimbabwe, della formazione professionale delle ragazze in Kenya, dell'educazione di base e della sicurezza in Brasile. Anche questi progetti sono sviluppati da associazioni trentine in collaborazione con le realtà locali.
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