Mercoledì scorso in consiglio comunale, a causa dell'assenza del consigliere Paolo Mazzoni, non si è discussa l'interrogazione che chiedeva spiegazioni (chi paga, chi gestisce) riguardo allo sportello telefonico aperto su iniziativa dell'assessore all'istruzione e alla cultura, Francesco Betalli, per dare informazioni alle famiglie sui corsi facoltativi sull'educazione di genere che numerosi istituti proporranno nel corso dell’anno scolastico. Sul tema il Pd locale si è espresso nei giorni scorsi con un comunicato.
"Trentino", 29 settembre 2015
Ecco il testo integrale: «L’assessore all’istruzione e alla cultura del comune di Mezzolombardo Francesco Betalli ha ritenuto, insieme al sindaco e alla maggioranza, che fosse necessario creare uno sportello informativo che fornisse maggiori informazioni alle famiglie in merito ad alcuni corsi facoltativi che numerosi istituti della provincia proporranno nel corso dell’anno scolastico.
Il PD di Mezzolombardo comprende perfettamente quale sia il fine dell’assessore con questa sua iniziativa e la considera profondamente sbagliata e non compatibile con il ruolo istituzionale che egli ricopre.
Innanzitutto la questione “gender” viene presa a pretesto per enunciare le proprie posizioni ideologiche, in quanto nel testo delle direttive provinciali in merito non si trova nessun riferimento alla teoria “gender”, ma invece va nella direzione di sconfiggere l’omofobia e la discriminazione di genere.
Quello che purtroppo viene dimenticato è che un assessore, sebbene eletto con una maggioranza, riveste un incarico ed un ruolo che deve rappresentare tutti i cittadini e non solo quelli che la pensano come lui.
Pertanto se l’assessore riteneva che le scuole di Mezzolombardo non stessero fornendo informazioni abbastanza chiare sui corsi facoltativi, sarebbe stato suo dovere rivolgersi agli istituti in prima istanza perché informassero meglio le famiglie e successivamente avrebbe potuto organizzare uno sportello per fornire chiarimenti in merito ad orari e contenuti per tutti i corsi facoltativi e per tutti i contenuti degli stessi e non sceglierne solo alcuni, guarda caso quelli che parlano delle relazioni di genere.
Invece si è pensato di fornire ai cittadini il numero di un’ associazione che non ha nessun rapporto con il comune, non offre informazioni specifiche, ma rimanda per l’approfondimento ad alcuni siti internet che più che fornire notizie, manifestano preoccupazione per i contenuti dei corsi.
In conclusione il PD di Mezzolombardo invita l’assessore Francesco Betalli a chiarire quale sia il proprio ruolo, ovvero se egli voglia fare propaganda per una certa area politico ideologica o se voglia amministrare per il bene comune di tutti cittadini, perché queste due attivita’ non possono evidentemente essere tra loro compatibili».
Autore del comunicato stampa è Marco Pavanelli, consigliere Pd della Comunità Rotaliana Königsberg, sollecitato da Mariapia Gottardi e Luigi Rossi, consiglieri Pd in consiglio comunale. La teoria del gender sostiene che ognuno ha il diritto di scegliere la propria identità di genere a prescindere dalle caratteristiche biologiche. I corsi promossi dalla Provincia trattano il rispetto fra maschi e femmine e il riconoscimento di stereotipi che frenano la libertà di espressione di ognuno. Il Ministro all'istruzione Stefania Giannini e recentemente anche il presidente Ugo Rossi hanno dichiarato che non c'è alcun motivo di preoccupazione. (a.t.)