Saranno i beni comuni e della vivibilità, i temi da affrontare con più urgenza dopo la pausa di Ferragosto, alla circoscrizione di San Giuseppe Santa Chiara. Ne parliamo con la presidente Maria Grazia Zorzi, che nell'ultimo consiglio ha stilato le priorità del bilancio di previsione triennale, che costituiscono i punti qualificanti da perseguire.
Tra le priorità, c'è la vivibilità del quartiere San Giuseppe Santa Chiara e la necessità di farsi carico dei beni comuni. Rispetto ad altre circoscrizioni, però, non ci sono problematiche così pesanti, o no? La nostra circoscrizione ha tuttora dei problemi di traffico non indifferenti, come piazza Venezia, dove insiste gran parte dell'afflusso per chi proviene dalla collina. Problemi che saranno aggravati con l’apertura della Rsa de Tschiderer ristrutturata in via Piave, per l'aumento degli ospiti, e con il trasferimento degli uffici comunali dal Top Center all'ex Casa di riposo di via San Giovanni Bosco. La mobilità alternativa, per evitare l'ingresso delle auto in città, va perseguita con coraggio. Si deve incentivare la creazione di parcheggi pertinenziali e si deve completare la rete di piste ciclabili.
Le attuali piste ciclabili, che saranno arricchite dal collegamento tra via Muredei e il parco di Gocciadoro, non bastano? C'è ancora da completare la pista che da via Perini arriva in via Santa Croce, ma si interrompe all'altezza del Centro Santa Chiara e per chi vuole arrivare in centro la sicurezza non è garantita. Stesso discorso vale per chi percorre la pista lungo il Fersina, e che deve attraversare sul ponte di via Degasperi. In questo punto ci vorrebbe un sottopasso. Anche in via Giusti si dovrebbe trovare il modo per collegare la ciclabile, resa difficile dalla sede stradale tropo stretta.
Come si migliora la vivibilità nel quartiere? Nei mesi scorsi ci sono state aggressioni ad anziani, a San Pio X, zona che viene vissuta come poco sicura, così come il parco Santa Chiara resta uno dei luoghi sensibili, dove si spaccia. Chiediamo per queste zone maggiore sorveglianza, con la presenza costante dei vigili di quartiere. C’è anche una questione di decoro urbano.
Su questo tema, molte Circoscrizioni stanno intervenendo assumendosi in prima persona la gestione dei beni comuni. Anche noi intendiamo agevolare la partecipazione della popolazione, individuando aree verdi e giardini da adottare. Questo per sensibilizzare i cittadini a farsi carico di iniziative che possano migliorare la vivibilità del quartiere e l'aspetto degli spazi comuni, senza aspettare soluzioni che la burocrazia rende lunghissime. A questo proposito, stiamo organizzando la festa di Via Veneto, che vuole essere ecosostenibile e che coinvolgerà tutte le associazioni che operano sul nostro territorio, con le quali elaborare un progetto di cittadinanza attiva. Altro problema da sollecitare è valorizzare gli edifici di proprietà pubblica, che sono da tempo inutilizzati, primo tra tutti l'ex mensa Santa Chiara, ma anche le ex carceri di via Pilati e il polo di via Perini e via Bronzetti. Chiediamo che vengano fatte ipotesi di utilizzo per non lasciare nel degrado questi edifici, così come chiediamo risposte all’ipotesi di collocare l'Istituto d'arte Vittoria nell'edificio di Via Giusti che è l'attuale sede del Tsm.