MORI - Tra le linee programmatiche della nuova amministrazione comunale di Mori che verranno discusse nel prossimo Consiglio ci sono anche indicazioni precise riguardanti gli immigrati (di prima o seconda generazione) e la salvaguardia e la garanzia dei diritti a tutti senza alcun tipo di discriminazione o di barriera fisica e culturale.
M. Cassol, "Trentino", 5 agosto 2015
Tra gli obiettivi che la Giunta Barozzi vuole "portare a casa" entro fine legislatura ci sono l'istituzione di un tavolo informale degli stranieri, della cittadinanza onoraria a giovani stranieri nati in Italia dopo i 9 anni, del registro per riconoscere la convivenza e del registro per il testamento biologico. Per quel che riguarda il costituire un tavolo informale degli stranieri, la volontà è di raccogliere e condividere le necessità, valorizzando anche competenze e specificità appartenenti a culture diverse che a detta dell'amministrazione municipale diventano occasione di arricchimento per la comunità. Attraverso questo tavolo inoltre ci sarà l'intenzione di mantenere gli strumenti già esistenti a favore dei non italiani.
Dopodiché, in continuità con il lavoro svolto dalla commissione sociale e in linea con le iniziative del governo e del parlamento, si intende valutare la possibilità di istituire e conferire la cittadinanza onoraria (di fatto solo un provvedimento simbolico, in attesa di un'eventuale legge) a giovani nati in Italia ma cittadini stranieri che abbiano compiuto almeno 9 anni. Secondo la Giunta Barozzi «va continuato il percorso rivolto a sostenere concretamente l'inserimento delle persone di nazionalità non italiana presenti sul territorio anche attraverso i corsi di lingua italiana, cercando gli strumenti migliori per un sempre più ampio coinvolgimento delle diverse comunità straniere e, attraverso il tavolo, indirizzare tali corsi verso la migliore fruibilità possibile».
Si vuole poi proseguire e rafforzare l'appuntamento in collaborazione con la parrocchia e le associazioni sociali del territorio della Festa del migrante, «apprezzato proprio per la sua valenza concreta e simbolica in seno al rispetto di tutte le culture. La presenza di famiglie straniere nella comunità di Mori si attesta ormai intorno al 10% della popolazione ed è quindi importante ricercare una coesione sociale che arricchisca la comunità attraverso la multiculturalità». Sempre in temi di diritti va anche la possibilità di istituire il registro per riconoscere la convivenza, aderendo all'iniziativa legislativa in atto a livello parlamentare. Verrà valutata anche attraverso strumenti di condivisione l'attivazione del registro testamento biologico. Lotta anche, si accennava, alle barriere fisiche: «Si cercheranno di rimuovere le barriere architettoniche che non permettono ai diversamente abili di potersi muovere in autonomia e libertà».