Le parole chiave dei nostri tempi sono sussidiarietà e partecipazione. A maggior ragione se ci si riferisce ad un’istituzione che ha sempre meno risorse, come la circoscrizione, ma che conta sul contatto diretto con il territorio e, di conseguenza, dei cittadini."Trentino", 3 agosto 2015
Presidente, gli esempi di partecipazione nella vostra circoscrizione non mancano, come le esperienze già rodate della Giornata del volontariato, quelle della comunità, le feste. Come pensate di incrementare il rapporto di sussidiarietà tra voi e le associazioni? Sì, la circoscrizione ha già fatto molto in termini di coinvolgimento delle associazioni e dei cittadini per far sì che la comunità sia più accogliente e l’ambiente in cui si vive più bello. Ora, in tempi di ristrettezze economiche, si deve proseguire su questa strada, anche perché lo richiede il nuovo Regolamento per il decentramento. Per questo abbiamo invitato con cartelli affissi in paese tutti i cittadini che vogliano impegnarsi, a partecipare al lavoro delle commissioni, che sono il motore del lavoro del consiglio e si occupano di temi specifici su cui poter lavorare.
Avete già avuto un riscontro da parte dei cittadini? Direi proprio di sì. Abbiamo esposto i cartelli una decina di giorni fa, e sono già una quarantina le persone che ci hanno scritto. Tra loro, dato positivo, anche molti giovani e non sono solo persone che già conosciamo, impegnate nelle associazioni, ma anche persone comuni. Noi abbiamo allargato la partecipazione ai cittadini nella speranza che sia anche più facile lavorare, perché ognuno sia parte di un’armonia di un’orchestra.
Tanto più che da questa legislatura non ci sono gettoni di presenza per i consiglieri, né indennità per i presidenti. Già, non per nostra volontà. Ma questo può essere un’opportunità per allargare la partecipazione, per una trasmissione dei saperi, visto che ci sono molti giovani sia in consiglio, sia tra quelli disposti a partecipare alle commissioni. E poi, è un’occasione di libertà e maggior uguaglianza tra tutti.
Problemi da affrontare: la viabilità è sempre stato il più caldo. Facciamo il punto? Direi che molto è stato fatto. Anche il maggior problema, quello del sottopasso della Valsugana è risolto. Non funziona ancora l’ascensore, ma si tratta di problemi di collaudo, che devono fare il proprio corso. Devo dire che noto una disponibilità del Comune a risolvere anche piccole cose, come una buca, le strisce da ridipingere.
E il progetto Biodistretto della Marzola, a che punto è? Al momento è un’idea, perché pensare di valorizzare le aziende agricole del territorio investendo sul biologico, coinvolge regole di mercato, vincoli molto più grandi di noi. Però, anche in questo campo, si può iniziare dalle piccole cose, come vendere prodotti locali alla cooperative. Non ci illudiamo più di chiamare il mondo, ma possiamo provarci nel nostro piccolo.
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