#LAVIS - Nuovi volti: Caterina Pasolli è già lavoro per creare reti e promuovere la cultura

LAVIS - Ventitré anni, diplomata al liceo scientifico, Caterina Pasolli è una delle novità della giunta di Andrea Brugnara, non solo per la sua giovane età, quanto piuttosto per aver ottenuto due deleghe particolarmente importanti: cultura e politiche giovanili. «Sono due facce della stessa medaglia e sono onorata di poter impegnarmi su questi due fronti, proponendo metodologie nuove di lavoro» sottolinea Caterina. 
L. Facchinelli, "L'Adige", 30 luglio 2015

 

 

Impegnativo il suo ruolo: promuovere la cultura e coinvolgere in maniera trasversale i giovani affinché diventino ambasciatori privilegiati e testimoni della cultura a 360 gradi. 
La neoassessora presiede anche la Consulta dei Giovani, organismo voluto dall'amministrazione comunale per intercettare le esigenze dei ragazzi.

 

Quali sono gli obiettivi per l'immediato futuro?
«In questi primi mesi mi sono confrontata con tutte le associazioni del territorio, raccogliendo le esigenze e cercando di creare sinergie tra loro e il territorio. Insieme abbiamo cominciato ad abbozzare alcune iniziative, quali la stesura di un calendario condiviso per le diverse manifestazioni, con lo scopo di evitare sovrapposizioni. Abbiamo inoltre percepito grande entusiasmo rispetto al metodo proposto di lavorare insieme, cercando di promuovere eventi che vedano la partecipazione congiunta di tutte le associazioni che si occupano di specifici temi, quali lo sport, la promozione del territorio, le politiche famigliari e giovanili. Ho creato collaborazioni anche con gli altri assessori di giunta: Dallagiacoma per tutte le tematiche ambientali e di promozione turistica e Caracristi per quel che riguarda il coinvolgimento delle scuole. Riferendomi alla cultura in senso generale, è mia intenzione spaziare e considerarla in tutte le sue forme e rappresentazioni: da quelle artistiche a quelle letterarie, senza dimenticare la storia, il territorio, le usanze e le specificità economiche che contraddistinguono il paese. Fare cultura significa recuperare il passato, guardando al futuro cercando di promuovere le eccellenze del nostro paese, si tratti di un poeta, di una pittrice, di un cantante, o di un produttore di vino eccellente. Il prossimo anno ricorre ad esempio il quinto anniversario della morte di Paola De Manincor, indimenticata pittrice lavisana per la quale stiamo già organizzando diversi eventi». 


E i giovani? 
«Credo molto nel loro potenziale, ma sono convinta che debbano essere create situazioni ad hoc capaci di coinvolgerli in maniera propositiva, e non lasciarli spettatori passivi e calare dall'alto le proposte. Tra l'autunno e fine anno sono in scadenza i vertici della Consulta dei Giovani e del Piano Giovani: auspico che nuove leve si facciano avanti e diano il loro contributo. A questo scopo faremo delle riunioni per spiegare le finalità e il ruolo di questi organismi». 


Il Point, il punto di ritrovo giovanile, che ruolo avrà? 
«Con il responsabile stiamo valutando l'idea di chiuderlo per un certo periodo, per ripensarne le finalità e le modalità di coinvolgimento degli utenti. Siamo tutti concordi che va riqualificato e dinamicizzato, per renderlo sempre più attrattivo per famiglie, educatori e soprattutto per gli utenti finali».