Ora è ufficiale. Luciano Flor cesserà il suo incarico di direttore generale dell'Azienda sanitaria il 4 novembre. Il suo contratto non sarà rinnovato. A lui la notizia era già stata comunicata circa un mese fa. Alcuni giorni fa l'assessora Donata Borgonovo Re ha incontrato anche il comitato direttori annunciando l'intenzione di presentare un nuovo bando per il futuro direttore. «E questo - assicura l'assessora - per una questione di metodo».
P. Todesco, "L'Adige", 8 luglio 2015
Una decisione, ha aggiunto l'assessora, maturata parlando con Flor e con il presidente Ugo Rossi, con l'obiettivo di effettuare una scelta trasparente e che permette una valutazione comparata delle professionalità. «Il bando - spiega l'assessora - è utile ed efficace per un percorso che consenta di valutare diverse professionalità e anche per migliorare il nostro servizio».
L'assessora non vuole assolutamente sentir parlare di sfiducia al direttore Flor, nominato nel novembre 2010 dopo le travagliate dimissioni di Carlo Favaretti e la reggenza per due anni di Franco Debiasi. «Tanto - aggiunge - che la mia prima preoccupazione è stata quella di dire che abbiamo un direttore generale in carica fino al 4 novembre. Certo i rapporti non sono sempre stati fluidi, ma è normale quando c'è dialettica e schiettezza. Questa è stata una scelta che non ha risvolti valutativi, ma di metodo per il bene dell'Azienda».
E Flor come ha «digerito» la notizia del mancato rinnovo del contratto? L'assessora assicura che «ha compreso e condiviso il percorso e per questo, fino a scadenza, si proseguirà con la fiducia e l'unità di intenti che ha caratterizzato il suo mandato».
Sembra abbastanza scontato che Flor non parteciperà al nuovo bando che sarà pubblicato dopo la metà di agosto per permettere - ha sottolineato l'assessora - una più ampia diffusione possibile. «Da quello che ho percepito - conferma Borgonovo Re - un lavoro come quello svolto da Flor in questi cinque anni, in un periodo così difficile e con rapporti politici talvolta conflittuali, è logorante nel lungo termine. Io credo che nessuno accetterebbe a cuor leggero una proroga». L'assessora assicura comunque che gli scorsi cinque anni hanno consentito di impostare un lavoro che non è stato concluso e che non sarà stravolto in futuro.
Negli uffici della Provincia sono già al lavoro per l'elaborazione del nuovo bando . «Puntiamo ad una commissione con particolari ed elevate competenze per scegliere il meglio. Non si deve sbagliare».
I tempi sembrano ben chiari nella mente dell'assessora. Bando pubblicato appena dopo Ferragosto, selezione, ed entro dicembre il nuovo direttore generale. Ovviamente questo comporterà a cascata, entro tre mesi, il cambio di tutte le posizioni di vertice dell'Azienda sanitaria. Per quanto riguarda le caratteristiche del bando, posto che ovviamente ci sono regole europee da rispettare, questo avrà elementi d innovazione legati agli obiettivi che questa giunta e questo assessorato si sono posti. «Un esempio su tutti - dice l'assessora - è la valorizzazione della medicina territoriale. È ovvio che il futuro direttore dovrà condividere i nostri obiettivi e quindi il nostro bando sarà per calibrato sulla base delle nostre priorità».
Luciano Flor, noneso, era tornato nel 2009 a Trento (dopo aver lavorato a Verona e Padova) per guidare l'ospedale S. Chiara. In realtà già allora i ben informati dicevano che era giunto per diventare il nuovo direttore generale dell'Azienda sanitaria. E così fu.