«Vogliamo che Trento sia una città capace di offrire un paracadute a chi vive un periodo difficile e di far spiccare il volo a chi ha progetti da realizzare. Vogliamo che sia la città dell'equità e dell'inclusione, della responsabilità e della partecipazione, dell'innovazione e della cultura. Vogliamo che Trento sia la città del buon vivere per tutti.»F. Gottardi, "L'Adige", 27 giugno 2015
Tante enunciazioni generiche ma anche programmi puntuali nelle Linee programmatiche che il sindaco Andreatta illustrerà in aula e metterà ai voti nella prossima seduta del consiglio comunale.Politiche sociali e familiari. Il welfare tradizionale non riesce più a rispondere in modo adeguato ai bisogni sociali. Secondo il sindaco è necessario cercare nuove alleanze con i privati e mobilitare la società civile. Le misure dovranno tener conto della volontà di costruire una città a misura di bambini e dunque anche di anziani e diversamente abili. Tra le misure indicate tra l'altro il sostegno di genitori separati in difficoltà, la risposta alle esigenze abitative dei Sinti sulla base della legge provinciale, un piano casa che agisca a monte sul costo degli immobili piuttosto che con contributi a valle.Sicurezza e vivibilità. Il sindaco ribadisce la volontà di potenziare la presenza di agenti di polizia locale sulle strade, liberandoli da incombenze come il soccorso sulle piste da sci e la sorveglianza durante le manifestazioni sportive. Si darà spazio all'iniziativa dei cittadini nella cura di beni comuni e verrà potenziato il servizio di rimozione di scritte e graffiti sui muri. Confermata la costituzione di una squadra speciale per la pulizia e il decoro.Cultura e turismo. Gli obiettivi concreti e immediati sono la riapertura della Palazzina Liberty come biblioteca giovanile, far rivivere il Palazzo delle Albere, organizzare una governance unitaria degli eventi, potenziare il mercatino di Natale e sforzarsi per trasformare il centro storico in una vetrina dei prodotti tipici. Il documento dedica spazio anche al rilancio del Bondone anche attraverso la realizzazione di una funivia o cremagliera che permetta di considerarlo dal punto di vista dell'offerta turistico una sola cosa con la città.Città universitaria e del sapere. La presenza di quindicimila studenti caratterizza la città e con il mondo universitario il sindaco auspica un confronto costante e efficace, anche per quanto riguarda la civile convivenza nel tempo libero. Ai giovani si promettono spazi per l'associazionismo, iniziative per caratterizzare il parco delle Albere come punto di aggregazione, sostegno alle espressioni artistiche come il Centro teatro o il Centro musica.Urbanistica e territorio. In questo campo, auspicando un coinvolgimento della cittadinanza in scelte condivise, accanto al nuovo Piano regolatore Andreatta mette obiettivi molto concreti: la riqualificazione di comparti strategici come l'ex Atesina, l'area ex Frizzera, l'ex Italcementi, l'abbattimento degli ecomostri, l'arredo urbano di piazza Mostra, l'individuazione di spazi espositivi attorno al centro e di aree per esercitare il diritto di culto.Mobilità. A parte la citata Funivia del Bondone da realizzare con il concorso dei privati le priorità citate sono quelle più volte ribadite anche in passato e cioè la realizzazione del collegamento forte nord-sud attraverso il prolungamento della ferrovia Trento-Malè fino al Not, l'ampliamento delle corsie preferenziali per i mezzi pubblici, il collegamento con la collina est, parcheggi di attestamento alla Motorizzazione civile e a Nord della città.Ambiente. Raggiunte punte di eccellenza nella raccolta rifiuti ci si concentra sull'energia sostenibile. Ma si lavorerà anche alla realizzazione di una società unica con Rovereto per la gestione del ciclo dell'acqua.Innovazione. L'amministrazione vuole sostenere l'impostazione di Trento smart city capace di dare un suo originale contributo all'innovazione tecnologica e applicarla per migliorare la qualità della vita e dei servizi ai cittadini.Organizzazione e partecipazione.La partecipazione è una delle parole chiave del mandato. Per facilitarla serve la formalizzazione di un regolamento che la faciliti e di un luogo fisico, un laboratorio civico, dove aprirsi al confronto. Andreatta punta poi a un'intesa stabile con la Provincia per condividere le scelte prima che esse siano prese.Per quanto riguarda le politiche tributarie la relazione auspica la trasformazione graduale del sistema da patrimoniale a progressivo, utilizzando l'Icef. Verrà rivisto in profondità il sistema di erogazione dei servizi e si insisterà sulla semplificazione amministrativa.
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