Ora manca solo il consiglio circoscrizionale di Ravina Romagnano, che si riunirà questa sera. Per il resto, i giochi per i presidenti e vicepresidenti sono conclusi, con questo risultato: Pd ha la presidenza in 7 circoscrizioni, nelle altre 4 il presidente è delle liste civiche, per lo più composte da Cantiere civico e Patt. Giovedì sera infatti si sono tenuti i consigli di nove circoscrizioni (a parte Mattarello e Villazzano, già svolti mercoledì) per eleggere i vertici delle circoscrizioni e per sostituire eventuali consiglieri che erano presenti su più liste o che sono entrati in consiglio comunale.
Ecco gli eletti: Gardolo presidente Ottavio Campestrini; Meano presidente Stefano Risatti vice Roberta Uber; Bondone presidente Domenico Fadanelli, vice Barbara Planchestainer, Sardagna presidente Alberto Pedrotti, vice Samuele Rampanelli; Argentario Armando Stefani, vice Daniele Tomasi; Povo, presidente Sergio Casetti, vice Luca Laner; Villazzano presidente Luigina Bazzanella, vice Lucia Mazzurana; Oltrefersina presidente Simonetta Dellantonio, vice Roberto Cacciatore; S. Giuseppe S. Chiara presidente Maria Grazia Zorzi, vice Matteo Facchinelli. Gli attriti nel centrosinistra sono in gran parte risolti, a parte la sorpresa di Gardolo, dove il rappresentante del Patt Marcello Caravello si è astenuto sul nome di Ottavio Campestrini (Pd), mettendo in difficoltà la coalizione (ne parliamo nell’articolo sotto, ndr.). A Gardolo la Lega Nord ha scombinato le carte candidando alla presidenza il Cinquestelle Alessandro Paoletto. Stessa tattica anche in Bondone e in Centro storico Piedicastello, dove l’esito della votazione è stato incerto fino all’ultimo, In Bondone il Pd aveva proposto agli alleati la staffetta, ma non c’era l’accordo perché la lista Cantiere - Patt (Noi nostre comunità) proponeva Corrado Segata (di Sopramonte) presidente e non avrebbe funzionato l’alternanza tra Sopramonte e Cadine, perché anche la vicepresidente Planchesteiner è dello stesso paese. Alla fine ci ha rimesso Segata, perché si è autoproposto Domenico Fadanelli (civica) sostenuto dal Pd, ma solo da due della sua lista. Ballottaggio anche in centro storico Piedicastello, perché la Lega ha proposto il rappresentante del M5S Paolo Malpaga e la votazione si è chiusa 7 a 7. Anche qui, dopo tre votazioni, è stato eletto Claudio Geat, per numero maggiore voti alle elezioni.
ARGENTARIONiente scontro giovedì nella prima seduta del consiglio circoscrizionale dell’Argentario tra Armando Stefani (Pd) e Umberto Saloni (Ccd). Saloni nei giorni scorsi aveva messo in dubbio il sostegno del suo gruppo nei confronti della rinnovata presidenza di Stefani, nonostante i risultati delle elezioni avessero dimostrato l’ampio consenso da parte della cittadinanza nei confronti del presidente uscente. Stefani aveva infatti ottenuto 418 voti, mentre Saloni –secondo eletto- poco più della metà, ovvero 218 voti. Il consiglio ha eletto Stefani presidente con 11 voti (3 schede bianche e 1 scheda nulla) senza alcun particolare dibattito. Saloni si è tirato indietro rispetto alla proposta di diventare vicepresidente avanzata dal Pd, preferendo lasciare spazio ai più giovani. Vicepresidente sarà quindi Daniele Tomasi (Patt) e dell’ufficio di presidenza faranno parte Enzo Falagiarda (Pd) e Matteo Butterini (Lega Nord). «Questa consigliatura porrà al centro il tema dell’educazione civica e della cittadinanza attiva, per non intervenire a posteriori sui problemi ma cercare di prevenirli, e in questo senso proseguirà il lavoro con l’Istituto Comenius – ha affermato Stefani – Dall’altra continueremo a sostenere le associazioni di volontariato aiutandole a fare sistema per ottimizzare le risorse». Altro punto su cui il presidente punta è la mobilità: «Gli obiettivi sono l’alleggerimento della morsa del traffico transitante sulla Valsugana, il potenziamento dei parcheggi, la revisione del trasporto pubblico in particolare della linea 16 e la pista ciclabile fino a Pergine». Stefani ha inoltre sottolineato che la circoscrizione sosterrà la realizzazione dei tanto attesti centri sociali di San Donà e Villamontagna. «Sono certo che il consiglio potrà contare sull’appoggio di tutti i suoi membri, sia di maggioranza che di minoranza, spinti dal forte senso di responsabilità».
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