Se la coalizione del centrosinistra, volente o nolente, in consiglio comunale ha accettato le scelte discutibili (per gli alleati) della giunta Andreatta, ora la partita si gioca nelle circoscrizioni. E ieri sera si è tenuto un vertice dei rappresentanti di maggioranza per definire le ultime mosse dello scacchiere che vede contrapposti alcuni alleati per l’elezione dei presidenti.S. Mattei, "Trentino", 10 giugno 2015
Passata la prima fase di sconcerto per Ccd e Patt che si sono visti sottrarre alcuni assessorati dati per scontati, la maggioranza oggi si concentra sulle presidenze dei consigli circoscrizionali, convocati quasi tutti per domani, alle ore 20.30, a parte quello di Mattarello che si terrà stasera e quello di Ravina Romagnano che si svolgerà lunedì 15 giugno.
Gli alleati si contendono alcune presidenze, un po’ invocando il principio dell’alternanza rispetto alla scorsa legislatura, un po’ pare, per mere questioni personali. I casi più incerti si riferiscono ai presidenti delle circoscrizioni del Bondone, di Ravina Romagnano, di Sardagna e dell’Argentario. Partiamo da quest’ultimo, dove nonostante i numeri siano inconfutabili, si consuma una resa dei conti difficile da compredere. Il presidente uscente Armando Stefani (Pd) ha preso 418 voti, più o meno il doppio dei secondo eletto, Umberto Saloni (Ccd) fermato a 218. Anche se l’esito dell’elezione è certo, il coordinatore cittadino del Cantiere, ripete che il sostegno all’alleato non è scontato. «So che i numeri - afferma Saloni - danno ampio mandato al Pd di nominare il proprio presidente, ma non è detto che noi lo voteremo. Dovremo prima sentire la loro proposta, ma l’approveremo solo se ci sarà discontinuità con l’esperienza fatta in questi ultimi sei anni». Il motivo? Risponde Saloni: «Noi avevamo proposto agli alleati di presentare liste di coalizione, per superare la frammentazione e creare progetti legati al territorio. Hanno scelto diversamente. Noi abbiano dimostrato buona volontà, ma non può essere solo ad un senso». Da parte sua, il Pd non intende retrocedere, di fronte ad un rafforzamento che il voto ha dato all’operato di Stefani.
Altre sorprese potrebbero arrivare dai consigli del Bondone e di Ravina Romagnano. In Bondone la lista che ha ottenuto più voti è quella della civica di Ccd e Patt, con 4 consiglieri, come quelli del Pd. Quest’ultimi vorrebbero l’alternanza, dopo la presidenza di Sergio Cappelletti (Ccd), con l’elezione di Barbara Planchestainer. Spiega Elisabetta Bozzarelli, coordinatrice del Pd cittadino: «Abbiamo proposto la staffetta tra una donna, Planchesteiner ed un esponente della lista civica, così come l’abbiamo fatto per Sardagna e Ravina Romagnano. Stiamo aspettando le risposte, anche se per Sardagna i giochi sembrano fatti e le liste del Ccd e della Civica 4 Contrade, pare siano decisi ad allearsi, pur raccogliendo il 46% dei consensi». Per quanto riguarda il Bondone, gli alleati non gradirebbero la staffetta, perché Planchestainer è di Sopramonte e, sempre per l’alternanza, rimarrebbe fuori Corrado Segata (lista Ccd Patt), anch’egli di Sopramonte, perché si dovrebbe passare la poltrona al rappresentante di Cadine.
Spostandosi a Ravina Romagnano, anche qui i giochi sono ancora aperti. Mariacamilla Giuliani (Patt) è stata la più votata ed a rigor di logica spetterebbe a lei la presidenza. Ma il Pd ha chiesto la staffetta ed è in attesa di risposta che, hanno annunciato gli alleati, arriverà scritta. A Mattarello invece, dopo le dimissioni di Bruno Pintarelli e l’ingresso di Michele Ravagni, il suo nome ha raccolto le adesioni anche del Pd, prima restio a votare per l’ex presidente perché puntava ad un rinnovamento generazionale.
Le nuove generazioni (Ccd e Civica) hanno scombinato le carte in tavola a Sardagna, mettendo in minoranza il più votato, l’ex presidente del Pd Mirko Demozzi, in nome di proposte concrete.
Accordo raggiunto invece a Gardolo, dove il Cantiere sosterrà l’elezione di Ottavio Campestrini del Pd (il più votato) che dovrebbe riuscire senza soprese (5 i consiglieri del Pd, più 2 del Ccd e 1 del Patt).
Anche a Meano non dovrebbero esserci sorprese: il presidente proposto è Stefano Risatti (civica) che sarà sostenuto dal Pd, perché si è trovato un accordo di programma.
Nelle altre circoscrizioni il Pd ha maggioranza bulgara: Oltrefersina (40,2%), Villazzano (39,6%), San Giuseppe Santa Chiara (37,3), Povo (35,8). Meno netta in Centro Storico Piedicastello (30,8).
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Partito Democratico del Trentino