Oggi scrivo queste righe con la soddisfazione di aver portato a termine un compito che mi era stato assegnato ma anche con un pizzico di rimpianto nel lasciare un incarico nel quale mi sono trovato a mio agio grazie e soprattutto al gruppo di amici, componenti del Direttivo e Amministratori, che hanno lavorato assieme a me in questo vorticoso periodo denso di impegni, di difficoltà, di amarezze e di soddisfazioni.Alessio Zanoni, 25 maggio 2015
Era il dicembre de 2013 quando l’allora Commissario del Circolo Rino Sbop mi chiese di affiancare Paolo Malvinni nel Congresso cittadino al fine di rimettere in sesto un Circolo che da sempre aveva sofferto, fino ad arrivare al commissariamento, la mancanza delle condizioni ideali dove poter fare Politica in modo costruttivo e sereno.
Ho riflettuto non poco assieme al gruppo di amici soliti al confronto politico prima di accettare tale incarico perché già i miei impegni di Amministratore cittadino mi occupavano gran parte del tempo; alla fine poi, come fra l’altro dichiarato anche a Congresso, ho accettato questo impegno con la tempistica già stabilita: fino alle elezioni comunali del maggio 2015. Sotto riporto solo un passaggio della mia mozione congressuale da dove si può ben comprendere quali erano fin da allora le mie intenzioni.
Quattordici dicembre 2013, elezione del Circolo PDT di Riva del Garda – Nago-Torbole e Tenno: “A me piacerebbe un Segretario giovane, nuovo, appassionato di Politica, magari studente per contare su quella freschezza di ragionamento che solo loro possiedono; ma in questa situazione, anche perché agli occhi dei più credo di non rappresentare ancora un volto da “rottamare”, con le difficoltà nelle quali è stato portato il Circolo, mi sembrerebbe irresponsabile scaricare automaticamente su un giovanissimo questo compito. Mi sembrerebbe fuggire dai problemi, lavarmene le mani. Sarebbe come non voler prendersi le proprie responsabilità.
Se sarò eletto il mio impegno sarà orientato principalmente a creare il contesto giusto nel quale i giovani possano cimentarsi. Per questo motivo chiedo ai giovani di esserci, per fare esperienza e per essere pronti quando verrà il momento”.
Ricordo che a presiedere il Congresso fu l’allora responsabile della Commissione di garanzia provinciale Isabella Rispoli, che nulla ebbe ad eccepire sul mio eventuale doppio incarico.
Dopo il Congresso iniziò subito una attività importante, già a gennaio i primi ragionamenti sul Ptc, la nomina di un Tesoriere esperto e l’apertura della Sede. La gestione dei conti e i Bilanci di previsione. L’attività politica e la partecipazione degli Iscritti. Il corso di formazione, il coinvolgimento di tante figure giovani e il riavvicinarsi di tanti vecchi iscritti. I tesserati oggi sono più di 130 e siamo il Circolo più grande del Trentino per numero di iscritti.
A giugno 2014 arrivò la comunicazione del nuovo Comitato dei garanti che poneva il tema dell’incompatibilità dei due incarichi prevista dallo Statuto nazionale ma non riportata nel nostro Statuto trentino. Io mi attivai subito con lettera per chiedere il da farsi e mi venne confermato di rimanere al mio posto. Successivamente arrivò il ricorso del Sig. Viglietti e a quel punto convocai un’Assemblea degli Iscritti (19/12/2014) ponendo ai voti la mia “agibilità politica” ottenendo il pieno appoggio di tutto il Partito presente; unico astenuto il Sig. Viglietti, nemmeno lui espresse un voto contrario. Registrai in quei giorni con grande piacere la difesa pubblica dell’Avvocato Ballardini che fece notare a tutti quanto ridicola fosse questa norma portando come esempio massimo il nostro Premier Matteo Renzi il quale si ritrova al tempo stesso Segretario nazionale del Pd e Capo del Governo! Applicando oggi questa norma ai Circoli del Trentino saranno almeno una diecina i Segretari che dovranno lasciare il loro incarico. Da qui si capisce come le norme in questo caso siano state blandite al solo scopo danneggiare il Partito e non certo per amore delle regole. Altri potevano essere i passaggi, non certo i ricorsi in carta bollata!
Altro motivo di grande soddisfazione è stata per me la mail spedita a tutto il Direttivo da Paolo Malvinni che in parte sotto riporto:
“Sono stato vicino al PD locale fin dalla sua nascita. Mi pare di poter dire che il direttivo del PD in carica possa vantare una attività svolta con modalità democratiche e trasparenza che non hanno avuto precedenti nella, pur breve, storia locale di questo partito. Eletto a fine dicembre del 2013, questo direttivo a gennaio aveva già avviato la risoluzione di molte delle questioni che avevano tormentato l'attività negli anni precedenti e poi, nei mesi successivi, come rilevato anche personalmente nel corso della scorsa assemblea, i nodi principali venivano sciolti. Ogni decisione è stata presa dopo riunioni durante le quali qualsiasi posizione ha avuto occasione e tempo di essere espressa”. Queste non sono parole mie ma, come detto, di Paolo Malvinni. Con lui ci siamo confrontati a Congresso per accorgerci poi che in fin dei conti stavamo cercando entrambi le stesse cose.
Ora continuerò comunque a fare Politica, convinto come sono che la Politica è dialogo e incontro. Diversa è la partecipazione, pur nobile ma non altrettanto efficace perché manca della sintesi. La vera Politica sta anche nella capacità di dare un senso alla partecipazione. Oggi deve essere intesa così. La partecipazione fine a se stessa non porta da nessuna parte perché quando non si è soddisfatti del risultato si è spinti a cambiare gruppo di persone e a “partecipare” nuovamente. Senza che tutto questo porti frutto ma viceversa, soprattutto in Politica, tutto questo porta a frammentazione e divisione creando vantaggio a chi occupa altre aree politiche dove la democrazia non è considerata un valore, ma al contrario un orpello del quale liberarsi.
Continuerò a fare Politica rimanendo convintamente nel Pd nonostante questo trattamento che a fronte del mio impegno mi è stato riservato, perché sono conscio che tutto ciò non rappresenta il volere delle persone serie e capaci che dentro questo Partito ho conosciuto, ma semmai sono da riferirsi a logiche altre che non hanno come parametri di valutazione i “valori alti” della Politica e dell’impegno ma, per una parte ricadono in comportamenti degni dei peggior “funzionari/burocrati” di partito che si muovono lontano dalla realtà; per l’altra parte invece sono da riferirsi a chi teme i propri compagni di avventura e invece di considerarli una opportunità per il Partito li considera un insidia per se e per le proprie ambizioni personali. Troppo spesso infatti accade che la positività generi non emulazione ma invidia!
Con queste premesse chiudo rassegnando le mie dimissioni dalla carica di Segretario del Circolo, che erano già state da me preannunciate fin dal giorno della mia elezione a Segretario, riconfermate all’indomani della vittoria elettorale e riconfermate nuovamente nel Direttivo dello scorso lunedì e che rispettano anche le indicazioni della Cng nazionale, perché:
Ringrazio i componenti del Direttivo che mi hanno affiancato in questo periodo con la soddisfazione di aver fatto assieme a loro un tratto di strada importante portando a termine quanto ci eravamo proposti e cioè creare il contesto giusto dove tutti possano esprimersi al meglio, liberi da quelle incrostazioni che spesso affliggono la Politica e le sedi di Partito.
Con riconoscenza a tutti quelli che sempre mi hanno dato fiducia.
Riva del Garda, 25 maggio 2015
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Partito Democratico del Trentino