Che ne sarà del circolo del Pd nel dopo-Alessio Zanoni, visto che pare proprio che il dopo-Alessio Zanoni si avvicini, ora che la Commissione nazionale di garanzia dei democratici ha stabilito definitivamente che il segretario non poteva (e quindi non potrebbe) esercitare contemporaneamente il ruolo di guida della sezione e di assessore? Sul tema riflette Paolo Malvinni, membro del direttivo nonché sfidante di Zanoni 17 mesi fa per la carica di segretario.M. Cassol, "Trentino", 21 maggio 2015
«Due anni fa - dice Malvinni - avevamo il circolo commissariato e di fatto immobile come immobili si sta nell'occhio di un ciclone. Oggi dopo un anno e mezzo di attività di questo direttivo eletto nel dicembre del 2013 la situazione è completamente diversa: attività settimanali, sede aperta, conti in ordine ed elezioni vinte. Ogni miglioramento è sempre auspicabile, ma chi critica senza tenere conto di questi dati non è di certo un sostenitore del Pd». Ma com'è stata la guida del suo avversario nella corsa a segretario? «Ho dichiarato in assemblea che il segretario Zanoni e il direttivo hanno fatto ciò che era anche nel mio programma per la segreteria. Ogni decisione è stata presa dopo attento esame e ogni passaggio è a verbale. Quindi a questo fase di rinnovamento ho collaborato volentieri. I risultati paiono evidenti, sia in termini di “produttività” che di equilibrio politico». C'è però il punto dell'incompatibilità tra assessore e segretario: «La questione non era chiara fino a poche ore fa, ora è risolta e di certo osserveremo il dettato del nostro statuto interpretato in modo definitivo dai garanti. Per quanto riguarda il futuro del circolo e della segreteria, in questo preciso momento Alessio Zanoni è solo segretario. Se, come probabile, Alessio diventerà assessore, come ha già detto in ogni sede si dimetterà da segretario. E a quel punto ci sono tante persone in gamba che stanno lavorando per la città e per il Pd rivano, non sarà un problema proseguire nel solco tracciato».
E qual è la posizione di Malvinni in merito? A chi toccherà? Per ora non si sbilancia: «Le idee camminano sulle gambe degli uomini e delle donne. E noi, ripeto, di persone siamo ricchi. Certo è che mi muoverò sempre affinché alla segreteria ci sia qualcuno che si impegni a tenere ben vivo il Circolo. Come partito di riforme e di governo, abbiamo una grande responsabilità. Dobbiamo fare in modo che partito e amministratori del Pd siano vicini e in costante dialogo. Nello stesso tempo è importante che il Circolo sia luogo di elaborazione di idee, di innovazione e di riflessione. In questo rapporto costante e di reciproco rispetto - conclude Malvinni - sta la fonte dell'energia per affrontare le tante sfide del presente e del futuro».
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