«Sono dispiaciuto e stupito per le posizioni di Rosi Bindi, Pierluigi Bersani e una minoranza del Pd, contrari all'Italicum: la loro mi sembra una opposizione preconcetta». Michele Nicoletti, deputato trentino del PD, voterà con convinzione la riforma della legge elettorale che da lunedì sarà discussa alla Camera e che potrebbe essere approvata in via definitiva entro la prima settimana di maggio, considerato il monito del premier Matteo Renzi, per il quale «se non passa l'Italicum, cade il governo».
L. Patruno, "L'Adige", 26 aprile 2015
Nicoletti, che è da sempre vicino alle posizioni di Rosi Bindi, su questa riforma non la pensa invece allo stesso modo. Anzi, ritiene che questo disegno di legge sia una «soluzione equilibrata».
Onorevole Nicoletti, lei non è annoverato tra i «renziani» del Pd. Perché voterà per l'Italicum?
Una maggioranza molto ampia dei parlamentari del Pd, circa 200 su 300, ovvero i due terzi, si è espressa a favore di questa legge elettorale. Non capisco e non condivido nel metodo e nel merito chi si oppone. Penso che questo modello di riforma ricalchi quello che a suo tempo avevo proposto anch'io, con il mio disegno di legge, perché prevede un premio di maggioranza alla forza che raggiunge il 40% al secondo turno, con dei collegi piccoli e soglie basse. È una soluzione equilibrata perché consente al cittadino di dare con il voto una maggioranza parlamentare al futuro governo, che fino ad oggi è stata critica, e una rappresentanza all'interno del Parlamento anche a partiti piccoli, perché con una soglia del 3% non c'è pericolo che siano tagliati fuori.
L'obiezione principale è che questa legge elettorale proprio per il premio di maggioranza a un partito metta a rischio la democrazia oltre ai capilista bloccati. Cosa risponde?
Se i due pilastri di una riforma elettorale sono governabilità e rappresentanza, a me pare che si sia raggiunto un equilibrio accettabile. Quello che francamente non si può dire e che sia un attentato alla democrazia: i capilista bloccati e il premio alla lista e non alla coalizione sono punti che si possono discutere. Nessuno nega la possibilità per i partiti di indicare una parte dei capilista con personalità con particolari competenze, si può discutere sul quanto, però fermare il processo adesso per questo mi sembra sproporzionato. Per il resto io avrei visto bene anche il premio alla coalizione, ma in questo caso non sarei d'accordo con l'apparentamento tra il primo e il secondo turno per evitare opportunismi.
Pensa che ci sia ancora spazio per modifiche o il testo sarà approvato dalla Camera così com'è?
Penso che modifiche non ce ne saranno. Anche perché il problema è che se ci sono modifiche il provvedimento torna al Senato e lì è peggio. Siccome i punti migliorabili non sono così enormi da giustificare un'opposizione, io non voglio tornare dai miei elettori per dire che per l'ennesima volta bisogna ricominciare da zero il processo per fare la legge elettorale, dopo che non ci siamo riusciti nella legislatura precedente, preferisco prendere una legge con qualche aspetto da cambiare nel tempo. Come partito di maggioranza dobbiamo assumerci questa responsabilità.
Renzi ha detto: o si approva o cade il governo. Pensa che sarà posta la fiducia?
Mi dispiacerebbe moltissimo se si dovesse arrivare a porre la fiducia sulla discussione di una legge elettorale, come mi spiace molto che Forza Italia, che aveva condiviso il testo, ora si sia sfilata.