L'obiettivo è confermare il 29,8 per cento conquistato sei anni fa.Se il centrosinistra si riconfermerà al governo è molto probabile che il Pd riesca non solo a mantenere la propria leadership dentro la coalizione, ma anche a superare il 30 per cento. Per il taglio del numero dei consiglieri comunali e per l'abolizione del sistema di surroga dei consiglieri chiamati in giunta, però, per forza di cose vedrà assottigliarsi la sua attuale pattuglia di 17 membri d'aula e di 4 assessori."L'Adige", 21 aprile 2015 CLICCA IL BANNER delle COMUNALI e troverai programmi e liste!
Nonostante «tafazziane» diatribe interne, polemiche e incomprensioni con gli alleati del centrosinistra (soprattutto in Provincia) il Partito democratico si presenta alle prossime elezioni comunali di Trento come la lista da battere.Dentro la lista, dunque, si assisterà ad una concorrenza spietata per assicurarsi un posto a Palazzo Thun per i prossimi cinque anni.Tra le sue fila il Pd schiera tre assessori uscenti del calibro di Maria Chiara Franzoia, Italo Gilmozzi e Andrea Robol. Anzi, sarà probabilmente all'interno di questo trio che uscirà non solo il più eletto della lista, ma di tutto il Consiglio comunale.Si ricandidano parecchi altri consiglieri già presenti attualmente in Consiglio comunale, come la segretaria cittadina Elisabetta Bozzarelli, Corrado Bungaro, Roberta Calza, Silvio Carlin, Ruggero Purin, Alberto Salizzoni, Vanni Scalfi e Paolo Serra. Tutta gente in grado di superare i 400 voti personali.Ma la concorrenza non si ferma qui. Candidati con potenzialità certe sono il medico di base Stefano Bosetti, in Consiglio comunale fino al 2009, Emanuele Lombardo, per dieci anni presidente della circoscrizione Oltrefersina, Michele Brugnara, segretario del circolo di Povo e Villazzano, Monica Ioris, del circolo dell'Argentario, Antonella Andreatta, consigliera uscente del Centro storico e Anita Anibaldi, consigliera uscente dell'Oltrefersina.Tra i punti caratterizzanti del programma il recupero del ruolo centrale di Trento come capoluogo, la sicurezza, il decentramento. Per quanto riguarda la mobilità l'obiettivo è quello di vedere drasticamente ridotta al 30% la quota del traffico motorizzato privato in favore di modalità più leggere e rispettose del territorio, e allo stesso tempo di vedere garantito il diritto alla mobilità di coloro che - residenti o turisti - si trovano a doversi spostare a Trento.Si punta inoltre sul binomio turismo-cultura che dovrà rimanere al centro delle scelte promozionali, nella ferma convinzione che il turismo rappresenta uno strumento fondamentale per rafforzare, favorire e promuovere la ricchezza culturale della città, punto di forza che qualifica e rende appetibile Trento per i numerosi turisti che ogni anno scelgono di visitarla.
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Partito Democratico del Trentino