Il credito di imposta triplica per gli investimenti su cui già è possibile. E allarga la platea degli interventi sostenibili, applicandosi per la prima volta anche alla ricerca e innovazione delle piccole imprese. La novità, approvata in via informale dalla giunta nell'ultima seduta con una pre-delibera, dovrebbe ora diventare realtà a metà maggio, ma con effetti retroattivi. Gli investimenti fatti dal primo gennaio di quest'anno, infatti, e fino alla fine del 2015 saranno coperti dalle nuove regole.
"L'Adige", 17 aprile 2015
Che, grazie allo stanziamento aggiuntivo di 6,2 milioni di euro per alimentare le nuove agevolazioni fiscali, portano il pacchetto di risorse sul credito di imposta a 16 milioni di euro (3,8 erano stati stanziati per il 2015 per le prime norme sul credito di imposta, altri 6 milioni per gli investimenti delle piccole imprese e professionisti per collegarsi alla banda larga).
Il «primo» credito d'imposta
A spiegare le novità e la ragione della scelta da parte dell'esecutivo provinciale è il vicepresidente della giunta. «Già a inizio anno avevamo previsto la possibilità di detrarre spese invece di contributi e avevamo messo sul tavolo 3,8 milioni di euro. In quell'ambito avevamo limitato l'ambito del credito di imposta a tipologie di spesa abbastanza individuate in modo tassativo: tutti i servizi alle imprese, spese per internazionalizzazione e avevamo iniziato individuando un'area limitata perché mancava la convenzione con Agenzia delle Entrate nazionale». Ad essa la giunta recentemente ha «mandato una proposta che attendiamo che venga restituita firmata e riteniamo che entro estate il meccanismo del credito di imposta sarà a regime in maniera assoluta».
Le novità in arrivo
Con le nuove regole approvate in via informale dalla giunta e in attesa dell'ok definitivo a maggio, il credito di imposta o la compensazione fiscale verrà aumentata come importo e verrà estesa a tipologie di investimento che nelle regole attualmente in vigore non erano previste. In particolare viene innazitutto alzato il limite di spesa ammissibile a credito di imposta per tutti gli investimenti fissi su attrezzatura, tecnologia, beni strumentali o sul sito immobiliare. Attualmente il limite di investimento su cui calcolare la percentuale di credito di imposta da scalare dalle tasse pagate dall'impresa è di 100.000 euro, con le nuove regole viene alzata a 300.000 euro e verrà valutata «secondo la procedura automatica». Ciò vuol dire, spieg Olivi che «se una azienda fa 300.000 euro di investimenti ammessi al credito d'imposta, può defiscalizzare fino al 20% di questa spesa invece di avere un contributo». I 60.000 euro cioè diventano tasse in meno da inserire nell'F24 su tutte le tasse che gravano sull'attività aziendale. La percentuale di credito di imposta sale al 30% se si acquisiscono competenze specialistiche come brevetti o certificazioni e fino al 50% per le attività di export, come la spesa perpartecipazione alle fiere. Insomma, se prima il credito di imposta era al massimo di 50.000 euro ora sale a 150.000 euro.
Ricerca e innovazione
Un'altra novità riguarda l'estensione del credito di imposta per attività di ricerca e innovazione, attività che prima era esclusa dallo sconto fiscale. Si prevede di accettare un investimento massimo di 100.000 euro, su cui viene applicata una quota di credito di imposta pari al 20% massimo. «In questo modo vogliamo far sì che le imprese che fanno investimenti immateriali abbiano un aiuto che oggi non c'è: è un inizio certo, ma anche una svolta per diffondere l'innovazione a rete nel tessuto imprenditoriale anche medio-piccolo».