Bene ha fatto in passato il sen. Panizza ad intervenire in parlamento rivendicando la gestione virtuosa e responsabile che dell’autonomia fanno le Province di Trento e di Bolzano. E bene fa in questi giorni a stigmatizzare le parole anti-autonomiste del governatore della Toscana Enrico Rossi. È infatti nel pieno accordo di queste prerogative autonomiste che il Partito Democratico del Trentino ha condiviso la candidatura del sen. Panizza quale rappresentante dell’alleanza “Italia bene comune” per il collegio di Trento alle ultime elezioni politiche.Trento, 14 aprile 2015
Meno apprezzabile invece, perché solo strumentale alla campagna elettorale in atto per le prossime elezioni amministrative, è la generica ed ambigua chiamata in causa di un PD “centralista”, “irrispettoso”, guidato da istinti “demagogici”. Basta richiamare il quotidiano impegno a difesa delle autonomie di Debora Seracchiani, vicesegretaria del PD, per dimostrare che Rossi non rappresenta il pensiero del Partito Democratico. Ricordiamo infatti al sen. Panizza che l’accordo sottoscritto a Roma nell’autunno scorso, accordo che disciplinerà i rapporti finanziari tra la Provincia autonoma di Trento e lo Stato per i prossimi anni, non sarebbe stato raggiungibile solo con l’attivismo di un paio di singoli parlamentari, e s’è invece compiuto a seguito di un lavoro ben più ampio, che ha avuto come primi interlocutori il Partito Democratico del Trentino e il PD nazionale. Questi sono i fatti con i quali si è difesa l'autonomia, e la dimostrazione che il Partito Democratico del Trentino è impegnato nella difesa dell'autonomia al pari delle altre forze politiche. Come il sen. Panizza sa bene, senza la forza e la rappresentanza del PD del Trentino (fortunatamente in questi anni mai venuta meno) il “baluardo” dei “partiti territoriali” al quale il segretario del PATT allude, sarebbe un ben misero argine di fronte alla crescente vulgata che di tutte le autonomie tende a dare la medesima, negativa, lettura.
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Partito Democratico del Trentino