Un cambiamento radicale: meno burocrazia, risorse certe e subito per favorire la nascita di nuove imprese

Approvato oggi dalla Giunta provinciale un progetto che ha come obbiettivi la semplificazione, un coordinamento delle politiche pubbliche e un sostegno economico diretto per le nuove aziende. Uno sportello unico in capo a Trentino Sviluppo a cui potrà rivolgersi chiunque abbia un’idea o un progetto di nuova impresa.
Alessandro Olivi, 13 aprile 2015

Sostegno finanziario diretto alle imprese, fino a un tetto di 50.000 euro per ciascuna, spendibile fin da subito, nella fase di start up, con l’assistenza di un tutoraggio svolto da soggetti pubblici o privati accreditati. Sono le due principali novità del progetto per favorire la “nuova imprenditorialità” proposto dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro. Il punto di partenza è già molto buono ed è stato recentemente attestato dai dati pubblicati da InfoCamere e Registro delle imprese, che collocano il Trentino al vertice delle province italiane per densità di start up innovative (107 ogni 10mila società di capitali). Ma si può e si deve fare ancora di più: semplificando processi e pratiche, coordinando i diversi soggetti che operano nel settore e le misure che offrono a chi vuole dar vita una nuova impresa, ma soprattutto garantire un sostegno economico subito spendibile, e non, come avviene oggi, il rimborso a posteriori tramite il meccanismo di contributo delle spese sostenute. Le nuove misure riguarderanno tutte le nuove piccole imprese, non solo quelle giovanili o femminili per le quali viene confermata la priorità.

La situazione di partenza è già molto buona per chi vuol avviare una nuova impresa in Trentino. Le ragioni della crescita delle start up innovative a livello locale sono molteplici: una governance pubblica costantemente orientata a migliorare il raccordo fra sistema della ricerca e mondo imprenditoriale, l’azione di Trentino Sviluppo e degli incubatori di impresa, l’esistenza di incentivi e di politiche fiscali che avvantaggiano chi apre una nuova attività (basti pensare all’esenzione dell’Irap per cinque anni). Una conferma in questo senso viene anche dagli ultimi dati forniti dall’Apiae: le domande di sostegno alla nascita di nuove imprese avviate da giovani o da donne sono passate da 68 nel 2012 a 162 nel 2013 per arrivare a 217 nel 2014.

Tuttavia occorre sostenere più concretamente il processo che porta alla costituzione di nuove imprese anche come risposta ai nuovi bisogni occupazionali.

Le debolezze del sistema attuale possono essere sintetizzate così: in primo luogo abbiamo una eccessiva frammentazione di strumenti a disposizione di chi desidera avviare una nuova attività, facenti capo a una pluralità di soggetti erogatori di aiuti, fra cui Trentino Sviluppo, Apiae, i diversi Servizi provinciali, Agenzia del Lavoro. Paradossalmente, chi vuole aprire una nuova impresa può sentirsi un po’ disorientato anche da un “eccesso di offerta”, a cui si accompagnano a volte perdite di tempo, dispersioni burocratiche e quant’altro.

In secondo luogo, anche gli strumenti diretti di incentivazione possono essere migliorati: lo schema attuale prevede infatti che il nuovo imprenditore sostenga anticipatamente la spesa per poi ottenere il contributo ad avvenuta rendicontazione. Quest’ultimo meccanismo non garantisce alle nuove intraprese la liquidità necessaria e sufficiente a superare le barriere che si presentano proprio all’inizio di un progetto aziendale.

 

Le due principali novità sono le seguenti:

- la costituzione di uno sportello unico dedicato alla nuova imprenditorialità, in capo a Trentino Sviluppo, a cui potrà rivolgersi chiunque abbia un’idea o un progetto di nuova impresa. Questa struttura assolverà sostanzialmente a tre compiti: accoglienza e accompagnamento dei soggetti che vogliono avviare una start up; coordinamento degli hub-incubatori e delle altre strutture pubbliche e private già esistenti; incentivazione per la nascita/avvio dell’impresa, per gli investimenti e per il tutoraggio.

nuove modalità di sostegno alla nuova imprenditorialità, in particolare con la messa a disposizione del nuovo imprenditore, subito dopo un’istruttoria iniziale, sul suo conto corrente, di un fondo dedicato (fino a un massimo di 50.000 euro) dal quale potrà fin da subito prelevare ciò di cui ha bisogno per sostenere i costi dell’avvio dell’attività, dell’acquisto delle tecnologie o degli strumenti necessari e quant’altro. Unica condizione: l’assistenza di un tutor che potrà essere pubblico (Trentino Sviluppo – Apiae) ma anche privato accreditato, come i centri di assistenza tecnica delle rispettive categorie economiche.

Il sostegno diretto potrà essere finanziato con le risorse assegnate in favore della nuova imprenditorialità dal FSE 2014-2020 e dal FESR 2014-2020 nel caso di interventi coerenti con i rispettivi Programmi Operativi e con la strategia “Smart Specialization”.

Sono previste anche altre modalità di sostegno alle nuove imprese, fra cui l’accompagnamento formativo del nuovo imprenditore attraverso percorsi specifici (come l’Azione 9 del Documento interventi di politiche del lavoro) e il sostegno del tutoraggio attraverso le carte Ila.

I prossimi passaggi sono la firma di una convenzione fra Provincia e Trentino Sviluppo entro maggio, e il varo di bandi specifici.