#TRENTO - Palazzo Thun, via libera al bilancio

Si approva il bilancio (31 voti a favore 11 contrari) e già la campagna elettorale inizia. E subito entra in Consiglio comunale. Pur con una voce più tenue del solito a causa di una forma influenzale anche il sindaco Alessandro Andreatta ieri sera in sede di replica all'interno del dibattito sulla manovra finanziaria 2015 non ha rinunciato a mandare qualche stoccata al suo avversario Claudio Cia.
"L'Adige", 27 febbraio 2015


Certo, parlava in generale quando ha cominciato il suo discorso dicendo che «la politica ha bisogno di preparazione, combinazione di esperienza e umiltà» e aggiungendo che «il nuovismo può gratificare la domanda di cambiamento, ma non può innescare un vero cambiamento». Difficile, però, non vederci un riferimento almeno velato al candidato del centrodestra, chiamato in ballo in maniera esplicita dal sindaco quando ha detto che i«in politica bisogna prepararsi, come si fa per lavorare in sala operatoria». Cia, per specificare, è infermiere di sala al San Camillo.
La replica del sindaco ha toccato diversi punti sollevati dai consiglieri durante le cinque sedute, ma si è concentrata soprattutto sul tentativo di spiegare le ragioni che hanno portato il Comune a decidere di aderire alla proposta (che era quasi un obbligo) della Provincia per l'estinzione anticipata dei mutui.
A sollevare dubbi erano stati i consiglieri d'opposizione Luca Trainotti, Nicola Giuliano e Andrea Merler, convinti che l'operazione, oltre ad avere dei risvolti opachi, non è vantaggiosa per il Comune, costretto a versare (sebbene rateizzata e con inizio dei pagamenti da tre anni) circa 13 milioni di penale.
Per prima cosa Andreatta ha voluto restituire al mittente l'accusa di mancanza di trasparenza, ricordando di aver parlato della questione in più di un'occasione in commissione bilancio. «Su questa operazione - ha poi aggiunto - hanno discusso a lungo e approfondito i nostri revisori dei conti. Nella loro relazione l'operazione viene approvata e c'è la raccomandazione ad osservare le prescrizioni della circolare della Provincia del 28 gennaio 2015». Una specificazione voluta per cercare di smontare la tesi di Giuliano che nel suo intervento contestava proprio quella nota tecnica di Piazza Dante.
Andreatta si è concentrato in dettagli tecnici per spiegare la convenienza dell'operazione: «Sono state predisposte delle analisi su ogni mutuo per verificare la convenienza dell'estinzione anticipata: è emerso che il valore attuale degli interessi è maggiore dei costi dell'indennizzo». Insomma, nonostante la penale per il Comune è vantaggioso chiudere ora i mutui aperti. Dunque, ha sottolineato il sindaco, non c'è nessun rischio di danno erariale che la Corte dei conti potrebbe contestare. 
«Anzi, c'è un assoluto vantaggio nell'operazione di estinzione anticipata: le risorse recuperate in parte corrente sono di 17,7 milioni in 3 anni e non di 6,5 come ha detto Merler» ha specificato il sindaco dunque 6 milioni in più all'anno da investire. «Dal 2018 restituiremo i soldi che versa la Provincia per azzerare i mutui, ma con un interesse dimezzato rispetto a prima e con la possibilità di rateizzare in tempi più lunghi».
«Inoltre - ha continuato il sindaco - dal 2018 con la fine del patto di stabilità potremo anche utilizzare quei 7 o 8 milioni che avevamo in cassa ma non potevamo utilizzare per rispettare il patto».