Lucia Fronza Crepaz, presidente dell’assemblea del Pd, da questo mese rinuncia al vitalizio da parlamentare, 2905 euro netti al mese. È stata lei stessa ad annunciarlo ieri sera davanti all’assemblea del Pd convocata per discutere il «caso Robol». Crepaz ha spiegato di averne discusso con la famiglia, i figli e i nipoti, e di aver deciso che i soldi del suo vitalizio verranno girati al fondo di solidarietà (per famiglie e lavoratori) istituito dalla Regione con la riforma dei vitalizi dello scorso anno.
"Trentino", 17 febbraio 2015
A questo fondo vengono destinate le entrate delle restituzioni dei vitalizi. L’annuncio della presidente ha sorpreso solo fino ad un certo punto. «Accetto la presidenza dell'assemblea ma vi avverto che ho due handicap», aveva avvertito meno di un anno fa Fronza Crepaz, già parlamentare Dc per due legislature, quando dopo il congresso le fu chiesto di presiedere il parlamentino del Pd. «Il primo handicap è aver preso pochi voti (62), il secondo è che ho un vitalizio». Per l'esattezza 2905 euro netti al mese. La bufera sui vitalizi d’oro dei consiglieri regionali era scoppiata da poco e sarebbe proseguita per mesi. E Crepaz sentì la necessità di spiegare: «In questi anni ho usato il vitalizio per lavorare gratis per la Scuola di preparazione sociale. Ma mi rendo conto che oggi non è più sufficiente e quindi ho proposto alla presidente della Camera Laura Boldrini di istituire un fondo di solidarietà, analogamente a quanto si è fatto in Trentino Alto Adige, in cui i parlamentari possano versare quello che vogliono restituire»