Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, nell'incontro di ieri a Roma con il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, ha preso l'impegno politico di sbloccare le risorse per garantire il secondo anno di cassa integrazione straordinaria ai 220 lavoratori Whirlpool ancora cassintegrati. Lo strumento tecnico con cui saranno trovati i 6 milioni di euro necessari sarà definito entro qualche giorno.
F. Terreri, "L'Adige", 6 febbraio 2015
«Una buona notizia» dicono i sindacati, che non faranno più il presidio al Commissariato del governo, previsto per oggi, ma alla stessa ora, alle 13, terranno un'assemblea dei lavoratori Whirlpool alla sala della circoscrizione in Clarina, a cui è stato invitato lo stesso Olivi.
«L'incontro è stato molto positivo - spiega Olivi - il ministro aveva in pochissime ore esaminato il dossier Whirlpool, a partire dall'accordo del luglio 2013, dopo l'annuncio della chiusura, e dal verbale del febbraio 2014 che prevedeva due anni di cassa integrazione per sviluppare l'articolato programma di formazione e riqualificazione professionale che ovviamente aveva come presupposto il sostegno al reddito dei lavoratori che beneficiano dell'ammortizzatore sociale».
«Gli abbiamo spiegato - prosegue Olivi - gli sforzi fatti dalla Provincia assieme all'azienda e alle rappresentanze sindacali per affrontare il problema della chiusura dell'azienda di Spini di Gardolo in maniera costruttiva, anche attingendo alle risorse dell'Unione Europea e quindi alleggerendo il peso di cui lo stesso governo avrebbe dovuto farsi carico».
Il problema era la recente decisione del ministero, con una circolare che interpretava una norma finanziaria della legge di stabilità 2015, di procedere al finanziamento del secondo anno di cassa integrazione solo per le richieste presentate entro il 31 dicembre, fino alla cifra di 60 milioni. Quella di Whirlpool, come è noto, non poteva essere tecnicamente avanzata prima di febbraio, essendo il primo anno di cassa scaduto proprio il 2 di questo mese.
Il mancato inserimento della Whirlpool non teneva conto, fra l'altro, del fatto che già nell'accordo siglato nel 2014 dalle parti in causa presso il ministero era esplicitata la volontà di procedere in questo senso. Tanto più che tutte le condizioni previste dalla legge per estendere la cassa straordinaria fino a 24 mesi erano state espletate: l'avvio di un percorso di formazione-riqualificazione dei dipendenti interessati e il reinserimento lavorativo, nel primo anno, di una quota pari al 30% del totale.
«Poletti ha riconosciuto che obiettivamente il caso Whirlpool Trento è stato gestito con grande qualità - sottolinea Olivi - Sul secondo anno di cassa integrazione straordinaria c'è quindi l'impegno politico del ministro a garantire le risorse necessarie. Sul piano tecnico, il ministero deve individuare lo strumento più idoneo per inserire la Whirlpool tra i casi da finanziare. Ci hanno chiesto di pazientare solo qualche giorno». Il primo anno di cassa è scaduto il 2 febbraio.
A conclusione della riunione, si legge in una nota della Provincia, «il ministro Poletti ha espresso il suo apprezzamento per le politiche sperimentali che il Trentino ha avviato in questi ultimi anni per migliorare occupazione e qualità del lavoro e ha accettato l'invito del vicepresidente ad un prossimo incontro in Trentino per rinnovare questo percorso di proficua cooperazione nel solco delle riforme che richiedono integrazione fra politiche statali e provinciali».
Oggi i sindacati faranno il punto della situazione, dalla cassa integrazione alla formazione, alle prospettive di reindustrializzazione del sito ex Whirlpool, in un'assemblea con i lavoratori alla Clarina, a cui è stato invitato anche l'assessore Olivi.