L'accordo formale è fatto, concluso e firmato. Quello sostanziale, la «polpa» vera (materia di discussione e confronto assolutamente privatissima tra il candidato sindaco Adalberto Mosaner e il segretario provinciale autonomista Franco Panizza), lo si scoprirà strada fecendo, dopo l'11 maggio. Congelate le fibrillazioni interne al Patt e congedati i dissidenti e le voci fuori dal coro, il centrosinistra autonomista apre ufficialmente la campagna elettorale e presenta il suo candidato sindaco, che poi altri non è che il sindaco uscente Adalberto Mosaner.
P. Liserre, "L'Adige", 5 febbraio 2015
C'era quasi tutto il direttivo autonomista, segretari, coordinatori locali ed esponenti di tutte le forze politiche della coalizione ieri pomeriggio nella sede del Pd in Galleria Piemonte per annunciare la ritrovata armonia, lanciare Mosaner e ribadire come Riva sia stata in queste settimane un esempio su scala provinciale di come si può pervenire ad un accordo condiviso in piena autonomia, «senza interferenze da parte delle segreterie provinciali - parole del segretario democratico Alessio Zanoni - e men che meno dei coordinamenti di valle». «Continuità e coesione politica sono paletti importanti per i quali ringrazio le forze politiche» ha rimarcato il candidato sindaco Mosaner. «Si è tenuta la barra ferma rispetto ad quadro politico che a Riva governa da oltre quindic'anni, credo sia un buon segnale anche per altre comunità che in questi giorni stanno cercando di pervenire ad un'intesa - ha proseguito il primo cittadino uscente, e a meno di improbabili cataclismi futura guida della prossima legislatura - Questo è un accordo politico che va al di là delle persone, quello che è stato è stato, adesso dobbiamo guardare avanti. E convincere per vincere. Puntando sulla serietà che ha contraddistinto il nostro governo. Siamo coesi, uniti e pronti per altri cinque anni di governo».
Ambiente, tutela del territorio, giovani, lavoro, sociale: questi i temi sui quali si concentrerà il lavoro delle forze di coalizione nella prossima stesura di un programma che «dovrà essere condiviso e rispettoso delle sensibilità di tutti», ha rimarcato Zanoni. «L'accordo quadro che abbiamo firmato - ha sottolineato Giuseppe Inama, coordinatore dell'Upt locale - individua alcune regole base per ripartire, evitando quanto avvenuto in questa legislatura. Il nostro primo impegno dev'essere quello di restituire credibilità alla politica per portare più cittadini possibile al voto».
E in casa autonomista? I mal di pancia restano «coperti» e forse usciranno scoperto nel direttivo in programma stasera per nominare la commissione elettorale. Il neo segretario politico Massimiliamo Merzi sottolinea come la firma dell'accordo nasca dalla «volontà di sostenere un quadro politico che amministra insieme e va avanti dal 1998» e sull'«opportunità di avere un governo serio che miri all'inclusione». «Il 27 gennaio scorso - ha ricordato Merzi - il direttivo della sezione mi ha dato mandato di trovare un accordo e così è stato fatto, alla luce anche delle correzioni apportate al documento quadro originale».
Una ricostruzione smentita però pochi minuti dopo dall'attuale capogruppo in consiglio Gianfranco Santoni: «Pensiamo in modo diverso l'entrata di consiglieri comunali fino ad oggi all'opposizione come un valore aggiunto e non come extraterrestri nemici della Terra. Non mi riferisco solo a Pietro Matteotti, anche se ritengo giusto che ogni partito abbia il diritto di rafforzarsi. Quindi - afferma Santoni - non capisco la necessità di mettere veti sulle liste di nessuno. Credo che sia ora di cancellare tutti i mal di pancia e parlare del programma. Noi oggi puntiamo ad essere il secondo partito a Riva del Garda... Paletti o non paletti».
Nel concreto l'accordo quadro definitivo porta solo alcune piccole «varianti», suggerite proprio dagli autonomisti. Al posto di «ogni candidato», «ogni candidata e ogni candidato»; quindi l'impegno «a condividere con il sindaco (quale garante della coalizione) i nominativi che comporranno le singole liste» e non più tra le forze politiche. Infine «i candidati eletti consiglieri si impegnano, se non eletti ad altra carica elettorale, a portare a termine l'intero periodo di consigliatura sostenendo la stessa coalizione politica». Che detto da un partito che negli ultimi messi ha fatto man bassa di consiglieri di opposizione sia a livello provinciale che locale, quanto meno suscita un sorriso. E la netta sensazione che l'accordo sia stato chiuso su ben altro.
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RIVA «Le discussioni sono passate, le composizioni ci sono state, ai tavoli si può discutere con forza, essere pugnaci, poi si va avanti. Posso dirlo da fresco garante appena incaricato della nuova-vecchia coalizione»: parola del sindaco di Riva Adalberto Mosaner, che ieri sera nella sede del Pd, in occasione della presentazione dell’alleanza di centrosinistra autonomista, ha invitato tutti a voltare pagina rispetto alla lacerante faida tra Pd e Patt (risolta in gran parte con l’accettazione del veto alla candidatura di Pietro Matteotti) e a lanciarsi nella corsa verso le comunali di maggio, dopo la firma dell’accordo quadro di percorso anche da parte degli autonomisti.
«Devo esprimere soddisfazione e ringraziamento – ha detto Mosaner, al tavolo con i segretari-referenti di Pd, Upt, Patt, Civica per Riva e Riva Bene Comune – per il lavoro delle forze politiche, che sono riuscite in un tempo congruo a definire un percorso. Ringrazio per i paletti importanti che sono stati messi per una continuità e una coesione politica prima che personale. Se le forze politiche assumono il ruolo di lavorare e lo fanno bene, questi sono i risultati. Non guardo al passato, nel quinquennio ci sono state fibrillazioni, ho cercato di assumermi l’onere di far traguardare tutta la coalizione per una consiliatura e poterci presentare all’elettorato a maggio coesi e pronti ad affrontare un’altra amministrazione. Abbiamo delle basi programmatiche solide per il lavoro fatto, pur in un quadro di difficoltà economica. Il programma 2015 dovrà tenere conto di un assetto finanziario dell’autonomia che è diverso rispetto al 2010, gli anni 2016-17 saranno difficili. Dovremmo riprogrammare, mantenendo i servizi essenziali, con tariffe che non devono incidere più di tanto. Abbiamo ridotto la spesa corrente per poter aumentare in altri settori».
Secondo il sindaco i pilastri del programma sono attenzione all’ambiente, al territorio, ai giovani, alle povertà, a chi lavora e chi ha perso il lavoro: «Sono 15 anni che lavoriamo in un solco che continua a essere innovato. L’accordo politico raggiunto è importante e ci dà l’opportunità di traguardare verso il 10 maggio con serietà. Un messaggio per convincere le persone a entrare nel seggio, comprese quelle che avversano il nostro schieramento. Bisogna convincere, per vincere. Si parta - l'invito - con un nuovo spirito». «Con la firma dell'accordo – ha detto il neosegretario Patt Massimiliano Merzi – abbiamo voluto manifestare un segnale verso l’amministrazione che sosteniamo dal 1998. Il percorso che ci ha portato alla firma include una richiesta di maggiore attenzione all’equilibrio tra i generi. Ci ritroviamo sui punti, riconoscendo che in un periodo di crisi occorre un governo serio, mirato all’inclusione, attento alle nuove povertà, quelle di famiglie e imprenditori. Cercheremo di portare questo all’interno del programma. Le rassicurazioni avute dal sindaco riguardo al fatto che il Patt potrà collaborare in modo forte e corretto sono state fondamentali».
Tutto risolto con Pd e Upt? «Il direttivo mi ha dato il mandato di mantenere il Patt nella coalizione. Abbiamo firmato l’accordo perché Riva sia al centro delle elezioni, del programma, e perché i cittadini riescano a trarre beneficio da questo accordo, veloce seppur intenso. È stato un segnale di responsabilità - la conclusione di Merzi - da parte di tutti i componenti della coalizione».