Vorremmo sgombrare subito il campo da alcuni equivoci: nessuno sarà costretto a votare una donna, ma, più semplicemente, se s'intende esprimere tutte e due le preferenze a disposizione, la seconda varrà solo se di genere diverso dalla prima. Questa norma che, è bene ricordarlo, era già stata presentata nella scorsa legislatura ed è tra i primi punti del programma elettorale del Presidente Ugo Rossi, varrebbe solo per il Trentino e non per l’Alto Adige (territorio in cui, nonostante la possibilità di esprimere quattro preferenze, non è prevista l'opzione di genere)."Corriere del Trentino", 4 febbraio 2015LEGGI l'appello sottofirmato da Eleonora Stenico, Barabara Poggio, Claudia Gasperetti, Flavia Angeli, Rita Matano, Isabella Chiodi, Emanuela Corradini, Enrica Caneppele, Antonella Muto, Nicoletta Molinari, Manuela Zanoni, Gabriella Santolini, Patrizia Pizzini, Luisa Gnecchi, Laura Froner, Margherita Cogo, Donatella Conzatti, Giulia Robol.
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Partito Democratico del Trentino