Formazione professionale: via libera al modello duale

Avvicinare sempre di più la scuola al mondo del lavoro, accrescendo la competitività dei giovani trentini ma di riflesso anche del sistema territoriale nel suo complesso: è questo il senso della delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale su proposta mia e del Presidente Rossi, che introduce importanti novità nel sistema della formazione professionale, in particolare rendendo operativo il cosiddetto “modello duale“. 
A. Olivi, 2 febbraio 2015


Il nuovo approccio, che non annulla ma si affianca alla formazione in aula a tempo pieno, può essere sintetizzato con lo slogan: imparare lavorando. Cuore della proposta è una formazione svolta in parte in un contesto aziendale, dove il giovane, con la qualifica di apprendista, può acquisire le competenze lavorative, tecnologiche e culturali necessarie al mondo del lavoro, alternata con la formazione nell’aula dell’istituto professionale.

A partire da oggi, dunque, la formazione professionale in trentino potrà avvenire in due modalità: formazione a tempio pieno presso gli istituti provinciali e paritari, oppure con il sistema duale, dove la formazione avviene sia a scuola (360 ore annue) che in azienda (100 ore annue di formazione aziendale) dove il ragazzo è assunto con un contratto di apprendistato.

La formazione in apprendistato riguarderà tutte le figure previste nel repertorio provinciale delle figure professionali di riferimento dei percorsi di qualifica e di diploma professionali: professioni comprese nei settori del commercio e dei servizi, dell’artigianato (anche artistico), dell’industria, della ristorazione e dell’agricoltura. Nei primi due anni la formazione duale sarà finanziata attraverso “Garanzia giovani” (circa 7.000 euro per ogni singolo percorso).

Un’offerta formativa sempre più in linea con le esigenze del tessuto produttivo locale, che coniuga l’insegnamento “frontale”, in aula, con i tempi e le modalità del contratto di apprendistato.

Il provvedimento di oggi non solo regola ma incentiva il ricorso all’alternanza azienda-aula. La novità più grossa è che l’apprendistato, che rimane un contratto di lavoro, consentirà di acquisire un diploma. La formazione in apprendistato riguarderà tutte le figure previste nel repertorio provinciale di riferimento dei percorsi di qualifica e di diploma professionale, nei settori del commercio e dei servizi, dell’artigianato, dell’industria, della ristorazione e dell’agricoltura. Parte della formazione può essere effettuata anche nelle botteghe scuola

Per accedere al percorso duale la famiglia del giovane fra i 15 e i 25 anni che non intende proseguire con un percorso tradizionale di formazione professionale e che ha conseguito almeno la licenza di scuola media può rivolgersi ad un istituto di formazione. Se il giovane è già in possesso di una proposta di lavoro con contratto di apprendistato, verrà inserito nel percorso formativo che prevede anche la frequenza scolastica; altrimenti, sarà l’istituto di formazione professionale a farsi parte attiva per cercare una collocazione del giovane, come apprendista, nel mercato del lavoro.

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