Arrivano ramoscelli d'ulivo da ogni parte, all'indomani dell'intesa su Andrea Miorandi candidato sindaco. La coalizione, ricompattata dal passo indietro dell'Upt, fa a gara sul fronte della cortesia politica. I democratici, per bocca del segretario Fabiano Lorandi, non resistono alla tentazione di far notare che «abbiamo lavorato a questo a partire da luglio con trasparenza», ma spingono sul pedale della distensione: «Mi sono già incontrato con il segretario Upt Donatella Conzatti, ho già annunciato che noi annulliamo la nostra conferenza programmatica prevista per domani». "L'Adige", 30 gennaio 2015
Un ramoscello d'ulivo, appunto. Perché al posto della conferenza programmatica Pd, i democratici propongono «il rilancio del percorso coalizionale sui contenuti - spiega Lorandi - con Conzatti ho condiviso, e vedremo anche con Marco Graziola, di ipotizzare una conferenza programmatica di coalizione, riprendendo le primarie delle idee: ciascuna forza politica porti il proprio contributo al programma di coalizione». Perché c'è una campagna elettorale da fare: «Mi confronterò sui temi programmatici che ha posto in queste ore Donatella Conzatti, ma credo ci sia una buona base di riflessione comune. Ho un grande rispetto per l'Upt, capisco le difficoltà che hanno avuto, mi auguro che al loro interno risolvano in modo più pacifico e costruttivo possibile questa fase, ma sono convinto che le soluzioni che troveranno saranno quelle più funzionali al bene della città. Ora il pallino ce l'hanno i partiti, la palla però ce l'ha il sindaco. È lui che, riconfermato e rinfrancato, ora deve dare il meglio di se». E anche il sindaco Andrea Miorandi la butta sull'ecumenico: «Non ho sassolini dalla scarpa da togliermi, non ero io, era la città che chiedeva di chiudere questo teatrino. Adesso lavoriamo tutti assieme, apriamo il cantiere sui grandi temi della città, Dolomiti Energia, il Mart, il lavoro. E facciamolo tutti insieme».Gli stessi temi - a cui si aggiunge la viabilità - che l'Upt ha messo sul tavolo in queste ore, rivendicando di aver dato «prova di maturità politica e senso del proprio ruolo guida all'interno della coalizione che essa stessa ha costruito - osserva il segretario Donatella Conzatti - Si augura che l'impegno della squadra continui, affiatato e solidale, nel dialogo con la città anche attraverso il ciclo di incontro "La Rovereto che vorrei"».Quanto al Patt, nelle ultime 48 ore sono rimasti alla finestra: il braccio di ferro cominciava ad essere solo tra Pd e Upt. Adesso non possono che essere soddisfatti: «Siamo soddisfatti di aver contribuito a questo risultato - osserva il segretario Marco Graziola - abbiamo chiesto a Pd e Upt di mettersi d'accordo, perché per noi la coalizione arriva per prima. Hanno dimostrato, l'Upt soprattutto, che anche loro ci tengono. Noi non rivendichiamo la paternità dell'accordo, ma riteniamo di essere stati importanti in questo percorso. Ora c'è la campagna elettorale: abbiamo perso tre mesi, non abbiamo dato una bella immagine di noi, su questo dobbiamo essere onesti. Adesso torniamo a lavorare insieme».
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