Elezione in collegi uninominali di otto dei futuri deputati della regione e altri tre attribuiti secondo un criterio di tipo proporzionale nazionale e regionale. La necessità, per il futuro, dei partiti trentini di rivedere le proprie alleanze, collegandosi alle liste nazionali sicure di superare il 3% a livello italiano."L'Adige", 28 gennaio 2015
In attesa che la nuova legge elettorale venga votata anche alla Camera, propabilmente nel mese di maggio, e divenga così legge, ecco che ieri il Senato ha dato l'ok di sua competenza alle nuove regole che riguardano le prossime elezioni, a patto che si tengano dal 2016 in poi. Nel testo, infatti, è stata inserita una clausola di salvaguardia che prevede che l'Italicum, così è stata battezzata la nuova legge, scatti non prima di oltre un anno almeno. La legge non entra in vigore se non dal primo luglio 2016A differenza del resto d'Italia, per il Trentino Alto Adige sono previsti i collegi uninominali. Insomma si voterà per eleggere otto degli undici deputati destinati alla nostra regione con lo stesso sistema che oggi vige per il Senato (dove però i collegi uninominali sono sei). Quattro collegi spettano al Trentino, altrettanti al Sudtirolo. Decisivo sarà capire come verranno ridisegnati i collegi, forse si utilizzeranno quelli del Mattarellum.Per quanto riguarda gli altri tre seggi, da assegnare su base regionale, ecco che due andranno alla lista che a livello nazionale avrà ottenuto la maggioranza relativa, mentre il terzo andrà alla seconda lista più votata a livello regionale. La questione dei collegi uninominali con l'assegnazione proporzionale di tre deputati è stata considerata dalla Svp una garanzia per le minoranze linguistiche. Per il Trentino la questione decisiva sarà quella dell'alleanza con liste nazionali vincenti.
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Partito Democratico del Trentino