La classifica - come è ovvio - è determinata dalla “numerosità” dei gruppi, visto che i contributi per il funzionamento dei gruppi e per il personale sono determinati in base al numero di consiglieri. Va comunque dato atto al Pd di essere il partito che più ha risparmiato, “rinunciando” di fatto a spendere 81 mila euro che sono rimasti nel fondo cassa come spese di funzionamento.
"Trentino", 28 gennaio 2015
E’ stato il gruppo consiliare del Popolo della Libertà quello con le spese più elevate nel corso del 2013, con 272 mila euro di uscite. A seguire il Pd con 204 mila euro, quindi il Gruppo misto (197 mila euro), il Patt e l’Upt (168 mila euro e 169 mila euro) e la Lega Nord (154 mila euro). Questo è quello che risulta dalle rendicontazioni dei gruppi consiliari del consiglio provinciale di Trento, pubblicate ieri sul bollettino ufficiale della Regione.
I dati si riferiscono all’anno 2013, cioè alla scorsa legislatura che si è chiusa il 21 novembre quando si sono insediati gli attuali consiglieri. Nella tabella qui accanto riportiamo tutte le voci di spesa, come risultano dalla rendicontazione presentata dai gruppi secondo le procedure previste dalla legge. Il finanziamenti ai gruppi sono regolati da una norma approvata nella primavera del 2013 che prevede 5.50 euro annui, per ogni consigliere, per le spese di funzionamento del gruppo. E’ prevista inoltre una somma di 45 mila euro annui lordi per pagare le spese di personale, ma anche questa somma deve essere moltiplicata per ogni consigliere appartenente al gruppo, senza però considerare i consiglieri che ricoprono le cariche di presidente e vice presidente del consiglio provinciale e di presidente e assessore della giunta. I gruppi hanno l’obbligo di rendicontare ogni anno le spese sostenute, allegando la documentazione contabile.