TRENTO «Rossi si rassegni, non siamo disposti a fare da scendiletto, ma continueremo a porre con forza le questioni politiche che riterremo importanti». Il vicepresidente della giunta provinciale Alessandro Olivi risponde al presidente Ugo Rossi che accusa il Pd di non aver ancora digerito la sconfitta alle primarie per le elezioni provinciali.
"Trentino", 26 gennaio 2015
Olivi pesa le parole, ma non arretra, anzi.
Olivi, cosa pensa delle critiche di Rossi all’atteggiamento del Pd sui grandi elettori ? E’ una situazione complicata e chi ha responsabilità istituzionali deve dimostrare di avere stile. Il Pd e io abbiamo posto una serie di questioni politiche che potevano essere affrontate senza reazioni stizzite. Invece il presidente si è permesso di dare giudizi sull’operato degli assessori. Proprio per il suo ruolo, lo invito a usare maggiore accortezza. Non è che mette in pericolo l’unità della coalizione chi solleva un problema politico, ma chi reagisce in maniera stizzita. Il presidente ha vissuto le parole misurate che chiedevano solo più rispetto per il Pd come un atto di lesa maestà. Per di più ha chiamato in causa una presunta difficoltà a superare le primarie. Questa è una caduta di stile. Io penso che è molto meglio non tornare proprio su quelle primarie che sono un capitolo chiuso. Andiamo oltre. Del resto, io in questi mesi mi sono impegnato con grande lealtà nel lavoro della giunta e mi sembra curioso che Rossi torni a evocare quelle primarie in cui ha avuto anche qualche sostenitore nel Pd.
Questo è un passaggio che mette a rischio la coalizione secondo lei? Non vogliamo più che una grande forza come la nostra possa dissipare la sua forza. Per questo vogliamo dare un’impronta più forte e c’è bisogno di un impegno anche politico e non solo amministrativo. Io non ho intenzione di fare lo scendiletto a nessuno. Svolgerò il mio ruolo impegnandomi anche per fare in modo che il Pd conquisti la leadership politica. Non farò il signorsì.
Rossi sostiene che siete nervosi solo perché avete perso le primarie. Ripeto, leggere le nostre istanze politiche con fastidio è una caduta di stile. Il momento delle primarie è stato molto particolare, ma è passato. Il Pd ha superato quella fase. Adesso guardiamo avanti e abbiamo intenzione di porre le nostre questioni politiche. Se qualcuno si aspetta di avere dei vice solo amministrativi, si sbaglia.
Rossi si dice pronto a sottoporsi a nuove primarie nel 2018. Lei che ne pensa? Abbiamo fatto poco più di un anno di lavoro e ne abbiamo di fronte quasi 4. Invece di pensare alle future regole per scegliere il candidato della coalizione si deve lavorare per arrivare in fondo nel migliore dei modi possibile. Non dobbiamo alimentare i momenti di crisi. Però Rossi si rassegni, il Pd non starà zitto.