Alla fine a Roma non andrà la presidente autonomista del consiglio regionale, Chiara Avanzo, ma neppure andrà un rappresentante del Partito democratico. Oggi il consiglio regionale eleggerà come grandi elettori, in rappresentanza della maggioranza, i presidenti delle due Province, nonché presidente e vice della Regione, Ugo Rossi e Arno Kompatscher. È questa la soluzione che si profila come più probabile, seppur indigesta al Pd, ed è la proposta istituzionale ai massimi livelli, che era stata avanzata fin dall'inizio dal capogruppo dell'Upt, Gianpiero Passamani, anche a nome della Ual.
L. Patruno, "L'Adige", 21 gennaio 2015
Ieri, la segretaria provinciale del Pd, Giulia Robol, aveva ribadito la richiesta a Rossi di un incontro politico di maggioranza per discutere della questione, visto che i democratici rivendicavano di essere rappresentati, ma il governatore ha preferito convocare solo una riunione con i capigruppo di coalizione nella quale sono state rimesse sul tavolo le tre proposte: quella di Rossi di Chiara Avanzo in quanto presidente del consiglio regionale insieme al vice presidente Thomas Widmann (Svp), poi quella di Upt-Ual dei due presidenti Rossi-Kompatscher e infine quella del Pd, che chiedeva la presenza di un suo rappresentante accanto a quello della Svp.
Nessuna apertura al Pd, dunque, è stata fatta da parte del governatore Rossi, e il gruppo provinciale dei democratici, dopo l'incontro si è ritrovato con il capogruppo Alessio Manica, per discutere il da farsi, senza arrivare però ad alcuna decisione, benché l'orientamento prevalente sia quello alla fine, per «responsabilità» di votare la coppia Rossi-Kompatscher, perché non si possono non votare i due governatori. I commenti però in casa Pd ieri sera erano di fuoco. La segretaria Robol, esclusa dal confronto sulla questione, dice: «Rossi non ha voluto invitare i segretari per mantenere la questione sul piano esclusivamente istituzionale, mentre io avevo posto un tema politico. E continuo a ritenere che questa è una questione politica che andava gestita sul piano politico Non so cosa domani (oggi per chi legge, Ndr.) i consiglieri del Pd decideranno di fare. Io resto politicamente, come segreteria del Pd, contraria alla scelta come grandi elettori dei due presidenti senza che sia rappresentato il Pd e penso che quello di Rossi sia un grave sbaglio politico».
«Per me questo comportamento è una nota di demerito - continua Robol - per Rossi, che dovrebbe essere garante della coalizione e questa sua totale assenza di considerazione per la principale forza politica della maggioranza avrà conseguenze sul futuro della coalizione».
Il vicepresidente della Provincia, Alessandro Olivi, è altrettanto nero: «Era l'occasione per rilanciare un patto di coalizione regionale sul piano politico con l'area autonomista e il Pd che cooperano per eleggere il nuovo presidente. Errore aver eluso le nostre argomentazioni».
Ma il governatore Ugo Rossi si mantiene fermo sulle ragioni che definisce esclusivamente istituzionali e non politiche della sua scelta. «Fino ad ora dodici regioni - ricorda Rossi - hanno adottato il criterio della rappresentanza istituzionale per i grandi elettori e quelle che mancano faranno altrettanto. Non si tratta solo di indicare dei nomi ma adottare un criterio che rappresenti gli organi delle regioni. Io non so cos'abbia deciso il Pd ma so che la proposta mia e di Arno è nei canoni sempre adottati e rispettosa del ruolo del consiglio regionale. La proposta - aggiunge Rossi - sarebbe stata la stessa anche se alla presidenza del consiglio regionale ci fosse stato un esponente del Pd. Io non ho mai alzato i toni di questa questione, ma ribadito solo tutto questo». L'ipotesi Rossi-Kompatscher viene accettata anche dal Patt, dichiara il capogruppo Lorenzo Baratter : «Se è condivisa da tutta la maggioranza».