Ritrovarsi alla Whirlpool: è questa l’iniziativa proposta da un gruppo di lavoratori occupati dello “storico” stabilimento di Spini di Gardolo tenutasi nella giornata di ieri. Un ritrovo per le persone che dal 1970 sono state occupate nello stabilimento chiuso recentemente che non deve farci cedere all’amarcord, ma spingerci a guardare al futuro. Dobbiamo impegnarci per portare nuove imprese e nuovo lavoro in questo sito. Alessandro Olivi, 18 gennaio 2015
Il futuro, a cui stiamo lavorando sia con la riqualificazione dei circa 500 dipendenti fuoriusciti da questa fabbrica, che aspirano ad un nuovo impiego, sia con i contatti sul fronte industriale dentro e fuori il Trentino, per il subentro di attività sostitutive, sarà diverso rispetto al passato. Difficilmente in questo spazio troverà posto una unica attività, avremo piuttosto in coabitazione due o più comparti produttivi. C’è in Trentino chi pensa che dobbiamo tenerci l’industria che c’è, e che quando una realtà come questa chiude bisogna farsene una ragione, sostituendola con altro, ad esempio con i vari poli del gusto, della tipicità e così via. E’ l’illusione di poter rinnovare l’economia trentina solo attraverso i servizi. No, qui deve tornare l’industria, qui deve tornare la produzione. E questo è un impegno che dobbiamo assumerci tutti, non solo la Provincia: sindacato, mondo imprenditoriale, enti locali. Per questo dico che questo è un momento politico, nel senso più pieno del termine. Perché quando tante persone, anche di appartenenze diverse, si ritrovano assieme per mandare un messaggio chiaro alle istituzioni e al mondo economico, stanno facendo politica.
Dobbiamo quindi guardare al futuro dello stabilimento. Da un lato, un team è al lavoro per individuare le attività sostitutive da insediare a Spini. Guardiamo a imprese in Italia e all’estero ma anche a imprese locali e stiamo riscontrando un buon interesse. Dall’altro, le iniziative cofinanziate anche dall’Unione europea con 3,5 milioni di euro, serviranno per la riqualificazione e il reinserimento dei lavoratori, sia quelli che erano alle dirette dipendenze della Whirlpool sia anche quelli dell’indotto.
Dopo la sottoscrizione degli accordi tra Provincia, Whirlpool e sindacati, nel giugno 2013, l’Agenzia del Lavoro ha iniziato a farsi carico dei lavoratori Whirpool (454) le dell’indotto (154), per un totale di cinque/seicento lavoratori. E’ stato predisposto un programma di interventi per il quale è stato chiesto il contributo a valere sul Feg-Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione. Il programma è stato approvato a della Provincia, che ha utilizzato le risorse assegnate a sua volta da Whirlpool e dall’Inps per la parte di Cigs-Cassa integrazione straordinaria, erogata durante le giornate di impegno dei lavoratori in azioni di politica attiva. Il programma, che si concluderà a febbraio 2016, è stato avviato prima dell’approvazione dei finanziamenti europei, anticipando anche le risorse stanziate da Whirlpool, è stato coordinato con le azioni affidate direttamente da Whirlpool ad Adecco. Esso si articola in sintesi in incontri di sensibilizzazione, colloqui individuali, la realizzazione, per ciascun lavoratore, del proprio bilancio delle competenze, l’assistenza di un counsellor (consigliere orientativo) che lo seguirà durante tutto il suo percorso di reinserimento lavorativo, e l’attività di formazione/riqualificazione vera e propria. Quest’ultima si articola in: formazione alle competenze generali o trasversali (percorsi di durata variabile che possono comprendere delle fasi di tirocinio o stage); formazione per l’acquisizione di patenti di mestiere (il lavoratore può partecipare gratuitamente ai percorsi di formazione e agli esami per conseguire patenti di mestiere per una durata media di 200 ore); formazione di apprendimenti specialistici (sulla base delle richieste dell’impresa o delle imprese che rileveranno il sito produttivo verranno organizzati percorsi di formazione specialistica per l’acquisizione di competenze tecnico-specifiche); formazione per le competenze più richieste sul mercato(azioni realizzate a cura di Adecco con finanziamento diretto di Whirlpool: cuochi, camerieri e così via).
Previsto anche un servizio di “coaching” rivolto a persone particolarmente “deboli” sul mercato del lavoro e una serie di agevolazioni per il lavoratori interessati: trasporto pubblico gratuito dal domicilio del lavoratore alle sedi del servizio e viceversa e indennità di partecipazione alle attività.LEGGI ANCHE: Whirlpool: dirsi addio guardando al futuro http://lavocedeltrentino.it/index.php/breaking-news-trentino/18204-whirlpool-dirsi-addio-guardando-al-futuro
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