È finita con un emendamento bocciato dal consiglio provinciale nel segreto dell’urna (solo 5 i voti favorevoli) l’iniziativa del capogruppo del Patt Lorenzo Baratter per favorire il progetto del centro commerciale alle Masere di Lavis in deroga alla legge sul commercio. Dopo giorni di polemiche con il vicepresidente Olivi e i rappresentanti della Comunità di valle, di fronte al no della giunta Baratter all’ultimo ha deciso di ritirare il proprio emendamento.
"Trentino", 22 dicembre 2014
La vicenda si sarebbe chiusa qui se il consigliere di Forza Italia Giacomo Bezzi non avesse deciso di far proprio l’emendamento di Baratter. Il presidente Ugo Rossi, che in settimana aveva anche incontrato la giunta e i capigruppo della Comunità di valle per perorare la causa del centro commerciale, in aula ha chiarito che l’emendamento di Baratter era fuori dell’accordo raggiunto con le opposizioni sugli emendamenti. Il capogruppo della Lega Maurizio Fugatti ha evidenziato la spaccatura della maggioranza e nello stesso Patt Walter Kaswalder ha preannunciato il suo no all’emendamento di Baratter.
Rodolfo Borga (Civica) ha definito «inaccettabili minacce» quelle rivolte dal capogruppo del Patt alla Comunità se non avesse deliberato a sostegno del progetto. A questo punto Baratter aveva deciso di battere in ritirata. Una mossa che non è però affatto piaciuta a Giacomo Bezzi (Forza Italia): «Ho voluto mettere la maggioranza di fronte alle proprie responsabilità e ho presentato io lo stesso emendamento. I voti a favore - racconta Bezzi - sono stati solo 5, Rossi e Baratter sono usciti dall’aula». Caso chiuso? Non certo in Comunità di valle, che oggi si riunisce per votare il piano stralcio del commercio che alle Masere prevede un centro commerciale su cui la giunta si è spaccata: a favore presidente e assessore all’urbanistica, contrari Pd e Upt.
Baratter ha motivato la sua iniziativa con l’intenzione di sostenere un investimento da 50 milioni e 400 potenziali assunzioni. Ma la vicinanza tra gli imprenditori del progetto Masere e il Patt di Ugo Rossi ha alimentato la polemica politica. E la Comunità, presidente Tait in testa, ha rivendicato con forza la propria competenza sull’urbanistica commerciale.