«Riconosco con molta franchezza che il Pd ha difficoltà a fare vedere di essere la prima forza del Trentino, e in questo si inserisce molto bene Dellai; ma non ho capito qual è il suo progetto politico, perché va bene, come dice Renzi, allargare a tutte le forze democratiche, ma lo si fa partendo dal Pd non distruggendolo per fare un'altra cosa». "L'Adige", 9 dicembre 2014
La segretaria del Pd trentino, Giulia Robol, esprime sensazioni contrastanti rispetto alla convention organizzata sabato dall'ex governatore Lorenzo Dellai alla quale hanno partecipato molti esponenti di primo piano del partito. Da una parte ha apprezzato la volontà di Dellai di lavorare per rafforzare il centrosinistra, che in questo ultimo anno è apparso spento e indebolito rispetto al Patt, dall'altra non può non rilevare l'ambiguità del messaggio sugli scenari politici futuri riguardo al rapporto con il Pd. Anche lei ex margheritina, Robol si è tenuta alla larga dall'assemblea dellaiana, ben sapendo che nel Partito democratico trentino c'è a chi viene l'orticaria solo a citare il nome di Dellai.Segretaria Robol, lei non c'era all'incontro organizzato da Dellai ma c'erano molti dirigenti del Pd. Come valuta il messaggio uscito da quell'assemblea?Dellai ha raggruppato sabato tante persone provenienti dalla Margherita, molte delle quali sono anche nel Pd con coloro che hanno avuto un'esperienza di feeling molto forte sul modo di interpretare il centrosinistra come Olivi o Manica. Per questo ritengo normale che molti abbiano partecipato con entusiasmo. Riguardo al messaggio vedo molta confusione. Si vuole rafforzare la solidarietà tra Upt e Pd, ma poi i due assessori provinciali dell'Unione in giunta votano contro la delibera sulla rete ospedaliera proposta dalla nostra assessora. Quindi il progetto politico se c'è e maturerà io ancora non l'ho compreso. Siamo tutti d'accordo sui contenuti che sono quelli di raggruppare le forze democratiche che hanno la medesime visioni, però per me il Pd è un punto fermo. Certamente a me piacerebbe un Partito democratico più presente. Se come dice Zeni questo è un percorso partito nella Margherita che lentamente si sta avvicinando a noi, ben venga, porte aperte. Se c'è altro lo capirò. Ora dunque non posso sbilanciarmi su un progetto che ancora non sappiamo quale sia e che comunque non deve spaccare l'unità del Pd.Teme che si spacchi il Pd tra dellaiani e gli altri?No, io non vedo questo rischio ma molti me lo chiedono. Penso che Dellai abbia promosso questa iniziativa per rilanciare il centrosinistra.Perché il Pd non è in grado di farlo? Non riuscite a tenere testa a Rossi e a un Patt che si vuole mangiare l'Upt e competere con il Pd?Queste cose si vedono alla prova dell'elettorato. Non credo che si possano definire a tavolino. Certamente quello di Dellai è stato un tentativo per rivitalizzare lo spirito di centrosinistra che ha creato lui e che vede perso. Lo posso comprendere. Rossi non sembra curarsene, forse non lo considera un valore. Ma io penso che più che lavorare sullo smembramento dell'Upt va reso evidente nelle azioni concrete della giunta il progetto politico di centrosinistra. Il ragionamento teorico va declinato nei fatti, in giunta. Cosa pensa invece dell'assemblea organizzata dal presidente Rossi con i suoi sostenitori in cui ha bacchettato il Pd?Io l'ho sentito e lui ha sostenuto di non aver detto quelle cose. Comunque il limite è stato quello di contrapporre due iniziative: quella di Rossi solo di autonomisti e quella di Dellai più aperta, dove comunque non c'erano autonomisti e dunque è diventato un braccio di ferro. Non mi sembra utile che il Patt valorizzi la contrapposizione nei confronti del Pd. Non ha senso. Rossi dovrebbe farsi garante dello spirito di coesione, che oggettivamente manchi è evidente. Poi è vero che anche il Pd deve ritrovare vigore ed essere più incisivo con l'aiuto di chi si riconosce nel pensiero democratico come l'Upt, ma allora lo concretizzi e lo faccia vedere anche nei territori.Vede problemi nella scelta dei candidati sindaci?Mah, mi sembra che ora le scelte si stiano incanalando. A Rovereto e Riva saranno ripresentati dalla coalizione i sindaci uscenti.A Dro e Cles con Vittorio Fravezzi e Maria Pia Flaim anche oppure no? A Dro il Pd ha detto che noi abbiamo una regola che vieta i doppi incarichi, in questo caso di sindaco e senatore, come è stato per Laura Froner che dovette dimettersi. Comunque alla fine saranno le tre forze politiche sul territorio a decidere. Su Cles oggettivamente Maria Pia Flaim è un sindaco che ha fatto bene e dunque non si capisce perché vada sostituita. So che al Patt non va bene, ma noi riteniamo che vada riconfermata anche se non è un'iscritta al Pd e che questa sia la scelta giusta. E non la cambieremo.LEGGI ANCHE:
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