OLIVI: «È grave che il presidente Rossi abbia detto quelle cose davanti a un pubblico amico di prossimità politica mentre non ha mai posto il problema politico in giunta o in maggioranza se è vero che si è sentito lasciato solo. Così non va». NICOLETTI: "Non mi pare che abbia ragione di lamentarsi. Abbiamo un ottimo rapporto con la Svp e c'è una collaborazione continua tra Pd regionale e nazionale. Se non ci fosse il Pd al governo sarei davvero preoccupato. Abbiamo trovato in Graziano Delrio e in Gianclaudio Bressa due interlocutori attenti e disponibili".
L. Patruno, "L'Adige", 9 dicembre 2014
M. Giovannini, S. Voltolini, "Corriere del Trentino", 9 dicembre 2014
Olivi: "Grave errore le parole di Rossi"
L. Patruno, "L'Adige", 9 dicembre 2014
Il vicepresidente Pd della Provincia, Alessandro Olivi, replica a muso duro alle dichiarazioni fatte l'altra sera dal governatore Ugo Rossi contro il Pd trentino che non avrebbe fatto la sua parte nei rapporti con il governo nazionale dicendo di essersi sentito solo nella trattativa sull'accordo finanziario con Roma.
Vicepresidente Olivi, Rossi ha detto che è stato più importante il rapporto con Kompatscher e la Svp che avere il Pd in giunta per ottenere l'accordo con Roma. Voleva dire che può fare a meno del Pd?
Ma dove vuole andare senza il Pd? È stato un grave errore politico che Rossi si sia espresso in questi termini in quella sede. Ricordo al presidente che il Patt e la Svp hanno firmato un accordo politico con il Pd e Renzi. E nel merito della questione sa benissimo che personalmente ho sempre seguito la questione con un flusso costante di scambi di informazioni con lui oltre ad aver tenuto i rapporti con Guerini della segreteria nazionale del partito. Quindi ha detto una cosa falsa.
Secondo lei perché si è espresso in questi termini?
Rossi sta prendendo una posizione insidiosa cercando di capitalizzare in termini solo personali e del suo partito l'accordo con Roma e quanto fatto dalla giunta che rappresenta. C'è qualcosa di opaco in tutto questo.
Cosa intende dire?
Se si mettono in fila le sue dichiarazioni recenti ci ha detto che: per lui non esiste più né destra né sinistra, poi che vuole fare un partito di raccolta del Trentino e ora se ne esce con questo attacco al Pd; direi che non sono elementi casuali ma vi leggo l'idea di costruire qualcosa di diverso rispetto alla coalizione di centrosinistra autonomista con la quale stiamo governando insieme. Mi sembra che stia immaginando uno schema più libero per cui solo il pragmatismo amministrativo è il collante dello stare insieme e non più un pensiero condiviso di valori.
Pensa che il presidente Rossi intenda cambiare la maggioranza che lo sostiene o se non ora comunque creare le condizioni per cambiarla in futuro?
È evidente che non parla da leader di una coalizione di centrosinistra e intravedo in effetti l'idea di un rimescolamento di tutto e il progetto di un partito politico che non è nel Dna del Trentino e al quale personalmente non intendo aderire. Non diventeremo tutti del Patt né penso che si possa stare insieme solo sulla base del realismo amministrativo, ci vuole anche una condivisione politica.
Ma non era anche una sua idea quella che i tre partiti Pd, Upt e Patt andassero oltre loro stessi?
Ma l'idea non era quella di smobilitare le culture della coalizione ma al contrario di valorizzarle tutte. Mi sembra che Rossi ora abbia un altro disegno, mentre con l'Upt spero che si possa ragionare insieme.
Si parla tanto degli incontri di Rossi e di Dellai. Ma il Pd dov'è? Non siete un po' assenti dal dibattito politico?
Quelle di Rossi e Dellai sono due iniziative personali di due leader. Il Pd ritengo debba prendere l'iniziativa come partito, magari anche con un'assemblea a gennaio. Sono stufo di rincorrere, dobbiamo indicare noi la rotta.
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