Quarant’anni, sposato e padre di due bambini, avvocato, scelto dal Patt ma gradito agli alleati: non ci sarà bisogno di primarie a Pergine, perché l’uomo che sfiderà il sindaco uscente Roberto Oss Emer, che punta alla riconferma, piace a tutto il centrosinistra autonomista.
G. Cardini, "L'Adige" online, 4 dicembre 2014
È Stefano Tomaselli, nato a Trento il 23 maggio 1974 sotto il segno dei Gemelli. Diplomato al liceo scientifico nel 1993, ha studiato Giurisprudenza nel capoluogo e dal 2002 esercita la professione in campo penale e civile. A Pergine e Trento, infatti, è socio con Attilio Carta dell’omonimo studio Carta-Tomaselli: lo stesso che ha «cresciuto» professionalmente anche il consigliere provinciale del Pd (ex Margherita) Luca Zeni, a sua volta avvocato. Forse solo un caso, ma la lunga conoscenza tra Tomaselli e Zeni potrebbe avere inciso sulla scelta e sulla sua larga condivisione.
Fino a ieri sera, il nome del legale che dovrà riportare la coalizione di centrosinistra autonomista alla guida della terza città del Trentino, è rimasto «coperto». Ma oggi è stato presentato ufficialmente in una conferenza stampa dove Pd, Upt e Patt, Socialisti autonomisti e Verdi (dopo la rovinosa spaccatura del 2013 sui nomi di Marco Osler e Marina Taffara) si presenteranno nuovamente uniti e forti di un teorico 42% di partenza, quello sommato alle comunali di un anno e mezzo fa.
Di qui si ricomincia per cercare di portare in municipio un sindaco autonomista. D’altra parte, che la scelta sarebbe spettata al Patt era abbastanza scontato, visto che a Trento non ci sono dubbi sulla riconferma del democratico Alessandro Andreatta e che a Rovereto (impuntature dell’Upt a parte) le Stelle alpine vorrebbe rivedere a palazzo Podestà un altro Pd, Andrea Miorandi. E se in gioco, in un ipotetico «primarie day» di coalizione da tenere entro il 15 febbraio, ci sono altre località importanti, da Dro a Cles, della terza città del Trentino non si è mai parlato in questo senso. Solo l’ex assessore comunale Marco Morelli (Upt) ha provato un paio di settimane fa a puntare sulle primarie, ma senza trovare sponde. Il nome di Tomaselli, molto probabilmente, era già sulle scrivanie delle segreterie locali e provinciali.
Che oggi dunque lo lanceranno per una campagna elettorale lunga quasi sei mesi, in cui l’avvocato dovrà soprattutto farsi conoscere, dato che non vanta precedenti esperienze amministrative, a parte un passato in commissione edilizia, e la sua adesione al Patt, seppure «convinta» - come diceva ieri il segretario regionale Franco Panizza, senza svelare il nome - non è mai stata esibita, tanto da non avere incarichi nel partito. Insomma, un volto praticamente «nuovo» per la politica locale, i cui referenti «storici» hanno fatto un deciso passo indietro. Chi lo conosce bene, definisce Tomaselli «una gran brava persona, con solide qualità morali, decisamente degna di stima».
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STEFANO TOMASELLI: http://bit.ly/intervistaTOMASELLI