L. Patruno, "L'Adige", 19 agosto 2009 Le bocce non sono ancora ferme. Entro fine mese vanno depositate le candidature per la segreteria del Partito democratico del Trentino e ancora si susseguono contatti e riunioni, mentre nuovi nomi spuntano nello scenario dei possibili candidati.
Oltre al senatore Giorgio Tonini e all'ex vicepresidente della Provincia, Roberto Pinter , che sono pronti a scendere in campo, ieri è comparso sulla scena anche il nome del sindaco di Arco, Renato Veronesi , che sta decidendo in queste ore cosa fare e ieri sera ne ha parlato nella riunione del circolo Pd della sua città. «Diciamo - spiega lo stesso Veronesi - che in questo momento la mia candidatura si può definire probabile ma non certa. Sto ancora verificando alcune cose con un gruppo di amici. Deciderò a breve. La mia candidatura non è alternativa a quella di Claudio Molinari (ipotesi un po' in ribasso, Ndr.) né intendo rappresentare solo il Basso Trentino perché stiamo facendo un ragionamento più ampio». Né Tonini né Pinter, fa capire però il sindaco, sono nomi che riescono a soddisfare le attese di una parte del Pd, compreso qualche ex margheritino del capoluogo, che non ha apprezzato il sostegno dato dal sindaco Alessandro Andreatta al senatore Tonini. E tra i possibili sostenitori di Veronesi viene indicato anche l'assessore provinciale all'industria ed ex sindaco di Folgaria, Alessandro Olivi, che fino ad ora non si è sbilanciato con nessuno ma ha un occhio di riguardo per le sue zone e gli ex colleghi, inoltre entrambi sostengono Pier Luigi Bersani per la segreteria nazionale. E forse su Veronosi potrebbe convergere anche il capogruppo provinciale Luca Zeni non troppo convinto di Tonini. Chi si sta affrettando a cercare soluzioni alternative al duo Tonini-Pinter, è anche la componente «kessleriana» ex Associazione per il Pd, che ormai sembra rassegnata a sentirsi rispondere no dal professore di filosofia Michele Nicoletti , che per settimane è stato corteggiato affinché decidesse di candidarsi per la segreteria provinciale. Tra le ipotesi alternative circola quella di un altro professore, Emanuele Curzel , esponente della prima ora dell'Associazione per il Pd, «bindiano» e molto vicino a Giovanni Kessler. Intanto, ieri Ilaria Pedrini , componente dell'assemblea provinciale del Pd eletta nelle liste di Mattio Civico, ha risposto via e mail a Giorgio Tonini, che aveva sollecitato un confronto, per dirgli che non condivide la sua candidatura sia perché è senatore e sta a Roma mentre servono legami con la società trentina, sia perché «schierato dietro un candidato nazionale», che è Dario Franceschini. Sempre via posta elettronica anche Roberto Pinter ha scritto ai membri dell'assemblea provinciale per spiegare ancora una volta perché ha deciso di non dire se, per quanto riguarda il congresso nazionale, si sente di sostenere Bersani piuttosto che Franceschini o Marino. La consigliera provinciale Sara Ferrari prende invece pubblicamente posizione, dopo Andreatta e il vicepresidente della Provincia, Alberto Pacher, a favore della candidatura di Giorgio Tonini. «Non è vero - dice Sara Ferrari - che la candidatura di Tonini è partita da Roma. Sonbo stata io assieme ad altri a chiedergli di mettersi a disposizione per la sua autorevolezza e lo spessore politico. Io sono per un Pd del Trentino autonomo e confederato, ma questo non vuol dire isolamento».
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