Zeni e Robol: «Ora la giunta ritiri la norma in Finanziaria»
Ma Calliari ribatte: «Non c’è più tempo da perdere»
Il passo indietro fatto da Andrea Berti rispetto alla presidenza della Fondazione Mach (Trentino di ieri) rischia di rimettere in discussione il percorso di riordino della governance di Fem. O quantomeno di allungarne i tempi.
"Trentino", 17 novembre 2014
La giunta aveva infatti deciso di prevedere già nella Finanziaria che oggi arriva in Commissione la norma ad hoc che istituisce la doppia guida dell’ente, una presidenza manageriale e un ruolo eminentemente scientifico. Una scelta giuridicamente dubbia a detta di molti, visto che nella Finanziaria, in genere, trovano spazio soltanto previsioni di natura prettamente economica, quando invece quella che riguarda la revisione della governance di Fem ha carattere ordinamentale.
Rispetto a quell’articolo di legge ora è il Pd a chiedere un passo indietro al presidente Rossi. «Il tema del riordino del mondo della ricerca trentina è delicato e troverei sconveniente intervenire a blocchi» - spiega Luca Zeni, presidente della Prima Commissione. «Mettere mano alla governance di Fem non è un passaggio semplice nè banale. Anzi, richiede un ragionamento approfondito che non mi pare sia compatibile con i tempi di una Finanziaria che, per sua natura, affronta gli ambiti più disparati. Ecco perché penso che la giunta farebbe bene a ritirare quella norma ed avviare una riflessione più generale su che cosa si vuole fare della Fondazione di San Michele».
Concetti ripresi e sottoscritti anche da Giulia Robol, segretaria del Pd: «A questo punto, con il passo indietro di Berti, ci sono tutte le condizioni per una riflessione ulteriore rispetto a queste scelte. L’”operazione Berti” - con tutto il rispetto per la persona - era stata mal digerita dai nostri elettori. Ora che il campo è libero la giunta dovrebbe fermarsi e aprire un ragionamento più organico sul tema della ricerca, di cui Fem è elemento centrale». Non le vede così Gabriele Calliari, presidente di Coldiretti e membro del cda della Mach: «Ridiscutere tutto? Assolutamente no. La Fondazione ha bisogno di una guida subito. Una guida capace di dare una direzione scientifica ma anche di una che sappia attirare fondi europei, che sono tanti e inutilizzati».